Roma, 3 giu. (LaPresse) – “Dalle valutazioni che ha predisposto il ministero dell’Ambiente e dalle prime risultanze dell’ispezione dell’Ispra emerge che il percorso previsto” dell’Aia “non è stato rispettato o lo è stato solo parzialmente. Bisogna reintervenire”. Così il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando in merito alla vicenda dell’Ilva di Taranto.
“Non è accettabile – ha aggiunto Orlando – che si trasgredisca in questo modo il percorso individuato”. A chi gli chiede a quali forme di intervento sta pensando il governo Orlando ha risposto: “Vedremo, sicuramente l’attuale assetto non garantisce il raggiungimento di questo obiettivo”. Il ministro ha fatto riferimento al processo di risanamento ambientale dello stabilimento.
“Abbiamo tempi che sono strettissimi e il lavoro è complicato”, ha detto il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, in merito alla vicenda dello stabilimento Ilva di Taranto. “Non vogliamo fare una cosa che tra una settimana si rivela inadeguata, ma certamente, per quanto riguarda la decisione, se non è questione di ore è questione di giorni”, ha aggiunto il ministro.
Orlando ha spiegato che tra le soluzioni che il Governo potrebbe mettere in campo c’è anche quello del “modello del blind trust, in cui si sospende l’ordinario funzionamento dell’impresa in funzione del raggiungimento di un obiettivo indicato”. Si allontana, invece, l’ipotesi di un commissario ad acta: “Il commissario ad acta – spiega il ministro – ha compiti specifici e definiti, ma in questo caso gli atti non sono indicabili preventivamente”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata