Roma, 28 mag. (LaPresse) – Blocco dei processi per sei mesi se il pubblico ministero titolare è sottoposto a sanzione disciplinare per dichiarazioni o comportamenti che pregiudicano la sua imparzialità. E’ quanto prevede un disegno di legge d’iniziativa del senatore del Pdl, Francesco Nitto Palma, presentato in commissione Giustizia al Senato. Il disegno di legge prevede, inoltre, il trasferimento d’ufficio del magistrato. La proposta consta di tre articoli: il primo amplia la fattispecie dell’illecito disciplinare, prevedendo che questo si configura anche se il magistrato rende “dichiarazioni che, per il contesto sociale, politico o istituzionale in cui sono rese, rivelano l’assenza dell’indipendenza, della terzietà e dell’imparzialità richieste per il corretto esercizio delle funzioni giurisdizionali”.

Illecito disciplinare anche per “ogni altro comportamento idoneo a compromettere gravemente l’indipendenza, la terzietà e l’imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell’apparenza, nel contesto sociale o nell’ufficio giudiziario in cui il magistrato esercita le proprie funzioni”. La previsione del blocco dei processi è all’articolo 3 del testo: “Tutti i procedimenti pendenti” alla data di entrata in vigore della legge “sono rimessi al ministro della Giustizia e al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione per le proprie determinazioni in ordine all’eventuale esercizio dell’azione disciplinare e restano, conseguentemente, sospesi per il periodo di sei mesi”.

Immediate le reazioni delle fazioni politiche contrapposte al Pdl. “Siamo abituati, ogni giorno c’è qualche pasdaran del centrodestra che si esercita in provocazioni”, ha commentato la ex presidente del Pd, Rosy Bindi, lasciando la sede del partito dopo l’assemblea dei deputati. “Sappiamo che il Governo ha un suo programma – ha aggiunto – che il Parlamento accompagnerà l’azione di Governo e si concentrerà sulle riforme. Sulle provocazioni non ci sarà né la collaborazione del Pd né, mi pare di capire, quella del Parlamento”.

“E smettiamola con questo utilizzo privato delle istituzioni! Il ddl Nitto Palma è l’ennesima norma ad personam. E’ sfregio alla giustizia”, ha scritto sul suo profilo twitter l’onorevole Antonio Di Pietro.

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