Roma, 15 mag. (LaPresse) – E’ scontro Pd-Pdl sul tema caldo delle intercettazioni. Il Pdl torna infatti alla carica sulla riforma ma Schifani oppone un netto rifiuto. Nel giorno in cui il Csm chiede al ministro della Giustizia “di far sentire il proprio sostegno alla magistratura intera senza incertezza alcuna” e la giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera riceve dal gip del Tribunale di Roma la richiesta di utilizzo delle intercettazioni telefoniche del senatore Pdl Denis Verdini e degli ex parlamentari Nicola Cosentino e Marcello Dell’Utri nell’ambito dell’inchiesta sulla P3, è il capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia alla Camera, Enrico Costa, a rendersi protagonista dello strappo depositando una proposta di legge che riprende il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni.
E’ poi il segretario della commissione Giustizia in quota Pdl, Luca D’Alessandro a buttare acqua sul fuoco. Nessuno strappo. “Il presidente Ferranti – spiega – ha proposto di creare dei gruppi di studio per approfondire i temi condivisi, poi ogni gruppo ha proposto le tematiche che più gli stanno a cuore. Il Movimento 5 Stelle ha proposto che la commissione si occupasse del voto di scambio mafioso. Il capogruppo Pdl Costa ha invece ricordato l’articolo 107 del regolamento della Camera, che prevede che ci sia un’attenzione particolare per quei provvedimenti che hanno avuto l’approvazione di una delle due Camere durante la passata legislatura come appunto le intercettazioni e la responsabilità civile dei magistrati”. Il provvedimento sulle intercettazioni, conclude, “non otterrà il parere favorevole di tutti i gruppi, ma questa rimane la nostra posizione”.
Risultano già depositati in Parlamento, inoltre, altri due disegni di legge sulle intercettazioni. Uno è quello presentato alla Camera lo scorso 27 marzo dal deputato Pdl Maurizio Bianconi (‘Modifiche al codice di procedura penale in materia di intercettazioni e controlli preventivi sulle comunicazioni’), mentre il secondo (‘Modifica all’articolo 192 del codice di procedura penale, in materia di valutazione delle dichiarazioni acquisite mediante intercettazione di conversazioni o comunicazioni’) è stato presentato a palazzo Madama dal senatore Pdl Domenico Scilipoti lo scorso 15 marzo. Entrambi sono ancora da assegnare.
Il segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani, nel corso dell’assemblea con i senatori del partito in serata, ha però affermato: “Alzare la tensione sulla giustizia e mettere in primo piano le intercettazioni, che non sono una priorità per il Parlamento e per il Governo, non aiuta e mette in difficoltà l’esecutivo”. “Ci auguriamo – ha detto ancora – che Berlusconi non si prenda la responsabilità di rompere l’intesa su cui si regge il Governo. Sarebbe gravissimo”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata