Roma, 27 apr. (LaPresse) – Ventuno ministri, otto tecnici, sette donne e il primo ministro di colore della storia repubblicana. Questo il governo targato Enrico Letta, governo “politico”, “giovane” ed “energetico”. La più giovane è Nunzia di Girolamo, Pdl. La responsabile dell’Agricoltura è nata a Benevento nell’ottobre del 1975, laureata in giurisprudenza, avvocato. Nel 2007 diventa coordinatrice di Forza Italia. L’anno successivo diventa deputato del Pdl. E’ sposata con Francesco Boccia, esponente del Pd, da cui ha avuto una figlia chiamata Gea. Tanto da essere stati ribattezzati, giornalisticamente e da alcuni loro colleghi, come gli ‘antesignani delle larghe intese’. L’altra donna di grande spicco è Emma Bonino, ‘pasionaria dei Radicali’, e partigiana di tante lotte per i diritti civili italiani. Nata a Bra in provincia di Cuneo il 9 marzo 1948, il suo nome certo troverà l’approvazione del Movimento Cinque Stelle. Poi c’è Anna Maria Cancellieri, a capo del Viminale nell’era Monti, molto stimata. Ora trasloca alla Giustizia. Nata a Roma nel 43, è un prefetto e funzionario italiano.
Poi c’è l’olimpionica canoista Josefa Idem, 48 anni, oro ai Giochi di Sydney nel 2000 e otto partecipazioni a cinque cerchi all’attivo. Senatrice del Pd, farà parte del governo formato da Enrico Letta in qualità di ministro delle Pari opportunità e dello Sport. Per l’Italia è una nomina inedita, perchè mai un campione olimpico aveva avuto un tale incarico. E’ Cecile Kyenge il nuovo ministro per l’Integrazione. Una donna, originaria del Congo, e una nomina dal forte impatto simbolico, visto che la signora Kyenge è la prima persona di colore titolare di un dicastero in un governo del nostro Paese.
Beatrice Lorenzin, invece, è il nuovo ministro della Salute. Nata a Roma nel 1971, inizia la sua carriera nelle fila del movimento giovanile di Forza Italia, in cui entra nel 1996. Eletta alla Camera nel 2008 con il Pdl, è membro del Consiglio Direttivo del gruppo Pdl alla Camera e della commissione Affari Costituzionali della Camera, della Commissione Bicamerale per l’Attuazione del Federalismo Fiscale, della Commissione Parlamentare per l’Infanzia. Maria Chiara Carrozza, invece, è un altro nuovo nome di questo governo. Dalla Scuola superiore Sant’Anna al dicastero dell’Istruzione. Quarantasette anni, due figli, Maria Chiara Carrozza è docente di Bioingegneria industriale alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, per sei anni rettore della Scuola. L’attività scientifica di Maria Chiara Carrozza ha inizialmente riguardato il settore della microingegneria biomedica, con particolare riferimento alla progettazione di strumentazione biomedica.
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