Roma, 14 apr. (LaPresse) – E’ “intollerabile pensare all’esclusione di Romano Prodi” dalla rosa dei nomi dei candidati al Colle. Lo ha detto Nichi Vendola ospite di Lucia Annunziata a ‘In ½ ora’ su Rai3, commentando il veto posto da Silvio Berlusconi, durante la manifestazione di ieri a Bari, all’elezione del professore a capo dello Stato.

METODO BOLDRINI-GRASSO PER COLLE. Il leader di Sel ha suggerito di utilizzare il ‘metodo Boldrini-Grasso’ anche per la scelta del prossimo inquilino al Quirinale. “Che cosa è stato? E’ figlio di una reazione alla sconfitta elettorale. Invece di esorcizzare il terremoto accaduto – ha spiegato Vendola – ho detto al Pd, a Bersani, di rompere un tabù. Nel M5S ci sono energie fresche che servono a cambiare gli equilibri della politica e allora ho pensato che dovevamo incamminarci su quella strada”. “Boldrini – ha aggiunto il leader di Sel – ha commosso l’Italia con le sue parole perché ha rotto il protocollo e ha fatto entrare a Montecitorio la realtà. Facciamo così anche per il Quirinale”.

PROSSIMO SIA PRESIDENTE DI PACE. Vendola ha poi spiegato le caratteristiche che dovrà avere il prossimo capo dello Stato. “Deve essere un presidente di pace con i giovani – ha detto – con il mondo del lavoro, con le nuove generazioni, con la gente. Deve essere un punto di riferimento di quello che è mancato: la poca credibilità delle istituzioni e della politica”. Inoltre, deve aiutare il Paese a superare “una classe dirigente che ha portato l’Italia nel sottoscala del burlesque”.

NON AUSPICO SCISSIONE PD. “Io non auspico la scissione del Partito democratico – ha poi spiegato Vendola – con la parte più di sinistra che si troverebbe vicina a Sel. Tutte le culture politiche devono misurarsi con un mondo nuovo”. “Renzi è un innovatore – ha aggiunto – ma oggi” l’innovazione “non è una verità rivelata. Camminiamo insieme, facciamola insieme questa ricerca. Dobbiamo avere la pazienza di avviare una discussione sulla realtà”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata