Roma, 2 apr. (LaPresse) – “Siamo malamente incartati. Per provare a uscirne, bisogna mettere una persona già conosciuta in Europa. Il Presidente Napolitano tempo fa è andato a New York e ha detto che gli italiani soffrono di una sindrome comune: parlano soprattutto al proprio elettorato. Invece il Parlamento serve a trovare dei punti di intesa e di accordo”. Lo afferma Stefano Ceccanti, costituzionalista e già senatore del Pd, nel corso di ‘Shampoo’ la rubrica di Tgcom24 condotta da Massimiliano Lenzi e Luigi Galluzzo. “Per il Quirinale mi va bene qualsiasi nome purché si trovi una ampia maggioranza. Tra queste 3 minoranze attuali ci può essere un accordo blindato solo tra due, non importa quali. Di queste che fanno l’accordo accordo poi può accadere che le due maggioranze non riescano a mettersi d’accordo sul Governo, e magari la terza minoranza vince alle elezioni che potrebbero farsi a fine giugno. E questa terza minoranza che vince le elezioni potrebbe dire che il Presidente della Repubblica è illegittimo. Temo questo scenario apocalittico” aggiunge Ceccanti.

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