Roma, 24 mar. (LaPresse) – “Sul Quirinale non si tratta: si rispettano quorum e procedure scritte dai padri costituenti, che per quel ruolo di garanzia spingono a cercare una larga intesa tra le forze politiche”. Lo afferma in una intervista alla ‘Stampa’, Dario Franceschini del Pd. Per Franceschini “il Pd di sicuro in varie occasioni del passato non ha brillato per unità ma ora non mi pare che sia questo il problema. Non c’è un dirigente, parlamentare o iscritto che non capisca che il tentativo di Bersani va sostenuto fino in fondo”. “Abbiamo detto più volte – prosegue Franceschini- che non esistono le condizioni politiche per un governo sostenuto insieme da noi e il Pdl. E dopo il comizio di ieri non ho nemmeno bisogno di spiegarne le ragioni”. “I riflettori – aggiunge Franceschini – ora si sono spostati improvvisamente dai grillini a Pdl e Lega, ma il nostro percorso è sempre lo stesso: se Bersani si presenterà alle Camere, lo farà con una proposta per il paese divisa in due parti: azione sociale ed economica del governo e limitate riforme istituzionali, insieme ad una nuova legge elettorale. Una proposta sulla quale vorremmo che ogni singola forza dicesse sì o no”. “Non ci sarà nessun cedimento sui contenuti e sarà il Pdl a dire cosa fare rispetto a un governo che farà subito norme anticorruzione e conflitto di interessi, temi a cui non rinunceremmo in nessun modo”, conclude.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata