Roma, 13 feb. (LaPresse) – “Rivoluzione civile è una solo una protesi di Grillo”. Lo ha detto Bruno Tabacci di Centro democratico ospite a Omnibus su La7, che poi punta il dito sul suo leader Antonio Ingroia “bisognerebbe applicare una legge molto precisa che consenta un periodo sabbatico tra quando si è in magistratura e quando si decide di occuparsi di politica, perché non lo puoi fare senza soluzione di continuità. Cosa vuol dire andare in aspettativa? Che ti puoi candidare nel collegio dove fino all’altro giorno hai amministrato la giustizia e magari se ti va male minacci i cittadini di tornare ad occuparti della stessa cosa? Questo è profondamente sbagliato”. E dopo aver ricordato che “il caso Di Pietro aveva già dimostrato che l’eccesso di moralismo non aveva un contenuto di moralità”, ha aggiunto: “Non condivido la scelta di Ingroia, perché il ruolo di magistrato è delicato ed è l’ingranaggio decisivo della democrazia” . Purtroppo secondo Tabacci se la magistratura non si è data una regola in merito è “perché i magistrati sono spesso in preda a una spinta corporativa che non fa vedere loro le cose”.

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