Roma, 27 gen. (LaPresse) – “Le mie analisi storiche sono sempre state fondate sulla condanna delle dittature: mi rammarico perciò di non aver esplicitato questo dato fondamentale in una delle tante risposte volanti che ho dato stamani alle tante domande dei giornalisti che mi premevano all’ingresso del Museo dell’Olocausto”. Così Silvio Berlusconi in merito alle dichiarazioni di questa mattina a Milano, dove il Cavaliere, a proposito di Benito Mussolini aveva detto che “il fatto delle leggi razziali è la peggiore colpa, per tanti altri versi aveva fatto bene”. “Non ci può essere alcun equivoco sulla dittatura fascista, lo ribadisco – aggiunge il Cavaliere – anche se pensavo che questo dato fosse chiaro per tutta la mia storia politica passata e presente”. “Mi spiace peraltro – afferma ancora Berlusconi – che qualcuno da sinistra abbia cercato di imbastire una speculazione politica sulle mie dichiarazioni, evidentemente con la finalità di fare campagna elettorale”. “Rivendico anche il mio ruolo di amico storico di Israele – ha spiegato l’ex premier – unico presidio di libertà e di democrazia nel Medio Oriente. Nulla può mettere in discussione questa mia convinzione profonda, che è la convinzione di una vita, testimoniata più volte nel corso degli anni”.
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