Berlusconi: No tasse a imprese per assunzioni tempo indeterminato

Berlusconi: No tasse a imprese per assunzioni tempo indeterminato

Roma, 9 gen. (LaPresse) – “Bisogna arrivare con qualche cosa di eccezionale, per esempio, siccome abbiamo circa quattro milioni di imprese in Italia, una delle cose che si potrebbero fare immediatamente è dire a queste imprese: se assumete una persona in più con un contratto a tempo indeterminato, per tre, quattro, cinque anni non pagate i contributi previdenziali né tasse. E’ come assumere qualcuno in nero: questo dovrebbe essere incentivato”. Lo ha detto Silvio Berlusconi durante la registrazione della puntata di ‘Porta a porta’, che è andata in onda stasera su Rai1.

“La situazione dei giovani è stata aggravata fino a questo punto dal governo Monti”, ha detto, replicando al premier uscente, Mario Monti, che a Radio Montecarlo ha risposto a sua volta alle parole del Cavaliere sulle assunzioni dei giovani. Monti, come riferito da Vespa, ha detto: “Se è così facile togliere le tasse sul lavoro dei giovani, perchè chi ha governato prima non l’ha fatto?”. Un attacco quello di Berlusconi, diretto senza mezze misure all’operato del premier dimissionario.

MONTI – “Monti sta con due compari che si chiamano Casini e Fini – ha aggiunto il Cavaliere -. Li ho dovuti sopportare per anni e non potrei farlo ancora, sapendo come sono opportunisti fino in fondo e conoscendo come si è comportato Monti, con questa perdita di credibilità che ha avuto. Monti è sceso in politica e lui che vuole fare il rinnovamento si è messo insieme ai più vecchi arnesi, che sono Fini e Casini”. Poi, anche se era già facilmente intuibile, Berlusconi ha ammesso: “A lavorare con Monti non ci riuscirei”.

BERSANI – In merito all’ipotesi di un accordo con il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, dopo le elezioni, Berlusconi ha detto: “Sarebbe qualcosa di molto difficile, ma se si mettessero le riforme della Costituzione, indispensabili per l’Italia, e se Bersani condividesse queste riforme, darei il mio accordo per trovare un punto d’accordo per votarle insieme”.

IMU E TASSE – Per quanto concerne l’Imu, Berlusconi ha detto: “Loro hanno presentato quel documento che hanno falsamente intitolato il ‘salva vita’. Potevamo noi ritirare l’appoggio venti giorni dopo? Sarei stato io il responsabile del disastro italiano”, motivando così la decisione del Pdl di votare a favore del decreto ‘salva Italia’, che ha introdotto l’Imu, tassa che ora promette di cancellare qualora vincesse alle prossime elezioni. “Oggi c’è una situazione che bisogna completamente capovolgere – ha detto ancora – andando nella direzione di meno tasse sulle imprese e famiglie, che portano a più posti di lavoro, più produzione e più soldi nelle casse dello Stato”. “A questo – ha proseguito – si deve aggiungere un lavoro importante per ridurre tutte le tasse che adesso gravano sulle imprese: siamo al vertice in Europa. A questo bisogna aggiungere un abbattimento di tutta la burocrazia che pone vincoli alle imprese, una specie di camicia di forza”.

ELEZIONI – “Non voglio il 51% – ha ammesso il Cavaliere, parlando delle sue aspettative per quanto riguarda la percentuale di voti alle prossime elezioni -. Mi basta il 40% perchè così avrò in parlamento il 55%. Questa è la conditio sine qua non per rendere il Paese governabile”.

COPPIE GAY – “C’è stato un voluto e forzato fraintendimento: ho ricordato che noi abbiamo presentato una legge per quanto riguarda i diritti delle unioni di fatto, anche tra parroco e perpetua, tra fratello e sorella, che possono dare diritti che oggi non hanno, come sull’eredità o sulle visite in ospedale. E’ una legge che ha come primo firmatario Carlo Giovanardi e che abbiamo presentato sei mesi fa in Parlamento”, ha detto Silvio Berlusconi durante la registrazione della puntata. “Niente nozze gay?”, chiede Vespa. “No, assolutamente”, replica il Cavaliere.

© Riproduzione Riservata