Roma, 16 dic. (LaPresse) – “Avanti con Monti, altrimenti avanti da soli. Possiamo ancora vincere. Ma la nostra offerta al professore è irripetibile”. Angelino Alfano crede ancora nel potenziale del Pdl, e dal palco del teatro Olimpico di Roma ha provato a rinsaldare le gerarchie vecchie e nuove del partito. Hanno parlato un po’ tutti, Alemanno, Sacconi, Cicchitto, Lupi e perfino Frattini. Tutti con idee diverse e opinioni spesso molto diverse, specie sul premier futuro. Alla fine una summa prova proprio a farla il segretario, ma i boati di un tempo nel teatro non si sentono. L’applausometro scende però ai minimi quando viene letto un messaggio di Silvio Berlusconi, che rinnova l’invito a Monti a farse portavoce e candidato dell’area dei moderati, area che per l’ex premier è ancora maggioranza: “Nell’attuale contesto, se lo riterrà il professor Mario Monti potrà essere il federatore di quest’area. Egli condivide i miei, i vostri, i nostri stessi ideali: quelli della grande famiglia dei Popolari europei”.

L’alternativa a Monti, per vincere, infatti non pare esserci. Il nome di Berlusconi viene evocato raramente, l’unico però a candidare ufficialmente Alfano a premier è Formigoni: “Devi essere il leader della nuova fase del centrodestra, questo ti chiediamo e a questo ti impegniamo”. Nel dubbio intanto in molti hanno chiesto pulizia nel partito, a cominciare da Gianni Alemanno: “Abbiamo avuto comportamenti inaccettabili. Serve una svolta profonda, e il rinnovamento deve cominciare dalla partecipazione popolare. Da una sana e vera militanza”. Ancora più duro Alfano: “Se qualcuno ruba, deve andare a casa. La politica non è arricchimento. Noi saremo credibili se i nostri programmi correranno sulle gambe di uomini degni”.

Uomini come Monti, viene in mente a molti, visto che il premier ha anche rinunciato allo stipendio da quando vive a Palazzo Chigi. “La candidatura di Monti è opportunità per tutto il centrodestra” ha detto il capogruppo Pdl all’Europarlamento, Mario Mauro. “Monti ha bene interpretato la proposta seria che serve all’Italia, non solo per le prossime elezioni ma per le prossime generazioni. Ecco perché saprà unire i moderati, realizzando l’auspicio di De Gasperi” ha aggiunto l’ex ministro degli Esteri, Franco Frattini. “Di tattica si muore, Monti ha opportunità di scendere in campo per unire e non dividere” ha ribadito il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi. Monti ha la stessa chance di Berlusconi nel 1994, “se vorrà coglierla bene, ma ci sono occasioni che sono irripetibili” ha concluso Alfano.

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