Roma, 13 dic. (LaPresse) – Il presidente del Consiglio Mario Monti, a Bruxelles per il Consiglio europeo, è intervenuto a sorpresa al vertice del Partito popolare europeo. All’incontro erano presenti Silvio Berlusconi, il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier greco Antonis Samaras e il capo del Ppe Wilfried Martens. Nel corso del vertice, Berlusconi è tornato a chiedere a Monti di candidarsi alla guida dei moderati, e anche dal Ppe sono arrivate pressioni in questo senso.

“NON E’ IL MOMENTO DI RISPONDERE”. “Non è il momento di discuterne, non ho commenti da offrire a questa domanda. Sono impegnato ancora per qualche tempo nella condotta spedita a compimento di ciò che il governo deve ancora compiere. Non sarebbe il luogo per considerazioni del genere”. Così il premier Mario Monti, in conferenza stampa a Bruxelles, aveva già chiarito Monti prima di prendere parte al vertice.

“ITALIA CONTINUERA’ LAVORO CON UE”. “Qualunque sarà l’esito delle elezioni – ha aggiunto – in Italia ci sarà un governo che si collocherà nella linea tradizionale di un forte appoggio” del Paese “all’avanzamento dell’integrazione europea”. Proprio questo avanzamento, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “è convincimento diffuso nella politica, è interesse nazionale per l’Italia. L’Italia e gli altri Paesi sono più forti se l’integrazione procede con una visione”. “Mi ha auguro – ha concluso Monti – che l’Italia sia protagonista in modo sempre più incisivo, in dialogo con gli altri Stati membri e con le istituzioni europee per dare il proprio distinto e intenso contributo all’avanzamento della politica europea”.

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