Roma, 23 nov. (LaPresse) – Vittorio Sgarbi si ritira dalle primarie del Pdl, perché “disgustato dalle dichiarazioni del segretario del Pdl Alfano”. “Preso atto – commenta in una nota – che il candidato Alfano stabilisce condizioni che precluderebbero la competizione al fondatore del suo partito, Silvio Berlusconi, indagato e condannato, e che, senza vergogna, esibisce una questione morale avendo come compagni di partito numerosi inquisiti, rinviati a giudizio e condannati (che non hanno reagito al suo penoso ultimatum), e il fratello sotto inchiesta nell’ambito di una indagine sulla compravendita di esami all’Università di Palermo, disgustato di vedere il mio nome al fianco del suo, non posso partecipare alle Primarie del Pdl, e mi riservo di valutare qualunque iniziativa venga direttamente promossa da Silvio Berlusconi”.

“Vedo che la partita in un partito morto – spiega ancora Sgarbi – si gioca tra un Segretario di inquisiti che esibisce una doppia morale, e una rivale che non è indagata ma non è neppure laureata. E’ troppo. Il Pdl non esiste più. Per un persona libera, candidarsi alle primarie è accanimento terapeutico. Meglio l’ultimo degli inquisiti che l’ipocrita Alfano. L’inquisito potrebbe essere innocente, Alfano è colpevole di aver ucciso un partito”.

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