Roma, 2 nov. (LaPresse) – Il governo è stato battuto tre volte a Montecitorio sul decreto per il taglio dei costi della politica negli enti locali. Nel corso della seduta delle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio, è stato approvato contro il parere negativo del governo, un emendamento al decreto di Simonetta Rubinato (Pd) sull’estinzione anticipata, senza penali, dei mutui degli enti locali. L’emendamento approvato è identico ad una proposta di modifica presentata dalla Lega nord che chiede la cancellazione delle penali per l’estinzione anticipata dei prestiti dei Comuni stabilite dall’articolo 3 del decreto legge. Simonetta Rubinato, autrice della proposta di modifica, spiega che “i Comuni che procederanno all’estinzione anticipata dei prestiti entro il 2012, usufruendo dell’alleggerimento del vincolo del patto di stabilità (stabilito dall’art. 8 commi 6-bis e 6-ter nel Decreto legge 174 in materia di enti locali) non dovranno così pagare le eventuali penali previste dalla Cassa Depositi e Prestiti”.

“L’emendamento, analogo ad uno della Lega Nord – aggiunge – è passato nonostante il parere contrario del Governo e dei relatori. Se si sono trovati 590 milioni di copertura per il 2012 per i Comuni in pre-dissesto a maggior ragione si dovrebbero trovare per i Comuni che contribuiscono alla riduzione dell’indebitamento del Paese”. L’emendamento ha trovato il voto favorevole di Pd, Pdl e Lega e l’astensione dell’Udc.

Governo battuto anche su un emendamento della Lega nord all’articolo 3 del decreto, sul quale aveva dato parere contrario e che consente ai Comuni e gli Enti locali di revocare a Equitalia e alle società partecipate la gestione della riscossione dei tributi. “Si tratta – spiegano i quattro deputati del Carroccio, Massimo Polledri, Massimo Bitonci, Raffaele Volpi e Guido Vanalli – di un provvedimento importante, passato nonostante l’opposizione del governo e del Pd e che porrà un freno alle ganasce fiscali imposte dall’esecutivo e applicate da Equitalia. Finalmente ci sarà un rapporto più sereno fra i cittadini e il fisco gestito direttamente dai Comuni”.

Infine, il governo è andato sotto anche su due emendamenti analoghi di Pd e Lega che prevedono la proroga fino al 30 giugno 2013 della cosiddetta ‘busta paga pesante’ e cioè la sospensione dei contributi e tasse per imprese e lavoratori delle zone terremotate di Emilia Romagna e Lombardia. Il Governo aveva dato parere contrario, mentre i relatori si erano rimessi al parere delle Commissioni. Sulla proposta di modifica in questione, data l’assenza di una relazione della Ragioneria dello Stato, era nato un dibattito sulle cifre. Se secondo fonti regionali, infatti, il protrarsi delle detrazioni fiscali avrebbe comportato un ammanco per le casse dello Stato di circa 3 milioni di euro, secondo un’ipotesi della Ragioneria il costo totale del provvedimento si orienterebbe tra i 110 e i 140 milioni e sarebbe quindi privo di copertura. Secondo quanto si apprende, in un primo momento le commissioni avrebbero pensato di ritirare gli emendamenti e ripresentarli poi, una volta verificati i costi, alla legge di Stabilità. Alla fine, però, le proposte di modifica sono state votate e approvate con i voti anche di Pdl e Udc.

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