Roma, 7 ago. (LaPresse) – Senza mai spegnere o perdere di vista il cellulare, con un occhio allo spread e l’altro ad Atene e soprattutto a non più di due ore da Roma. Dopo nove mesi di duro lavoro anche i tecnici vanno in vacanza. Addio isole caraibiche, spiagge tropicali o affollatissime metropoli Usa, però: sono mete troppo lontane. Il diktat che arriva da palazzo Chigi è chiaro: il Paese si prepara ad affrontare un periodo molto delicato e la squadra di governo non può certo chiuder bottega e dire, a speculatori stakanovisti e sempre pronti scommettitori di default altrui, ‘ci vediamo a settembre’. Il Professore ha concesso ai suoi più stretti collaboratori dieci giorni di relax, dal 10 al 20 agosto. I ministri più fortunati potranno godersi le due settimane che vanno dal Consiglio dei ministri di venerdì a quello che probabilmente verrà convocato il 24 agosto, nulla di più.

Mare o montagna, allora, la vacanza si fa in Italia. Corrado Passera, ad esempio, ha scelto di non allontanarsi troppo dalla Capitale. Il ministro dello Sviluppo economico trascorrerà i giorni centrali di agosto a Sabaudia, con la famiglia, a un centinaio di chilometri da Roma. Poco più a sud, sul litorale campano, il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, che andrà per qualche giorno a Sant’Agata sui due golfi, un paesino in provincia di Napoli che si affaccia tra il golfo partenopeo e quello di Salerno, in un appartamento che comprarono i genitori con vista sulle isole de Li Galli. Anche il titolare dell’Economia Vittorio Grilli, tra i più interessati alla difficile situazione internazionale, non andrà troppo lontano. Farà avanti e indietro tra Roma e la Sardegna, assicurano dal suo staff. Andranno in montagna, invece, Corrado Clini, Giampaolo Di Paola, Andrea Riccardi e Mario Catania.

Il ministro dell’Ambiente, in realtà, sembra avesse prenotato un viaggio di poco più di una settimana in America del Sud, ma date le direttive del premier, ha scelto di godersi il meritato riposo sulle Dolomiti. E sulle Dolomiti andranno anche il ministro della Difesa Di Paola, il titolare della Cooperazione Riccardi e quello dell’Agricoltura Catania. Il ministro della Giustizia Paola Severino non ha ancora deciso se trascorrere i pochi giorni di vacanza a cavallo di Ferragosto al mare (magari sul suo piccolo yacht Aqua 54′ Cruiser) o in montagna (nella casa di Cortina d’Ampezzo?) ma cercherà di passare quanto più tempo possibile con la famiglia, in particolare con i suoi tre nipotini. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, invece – spiegano preoccupati dal suo staff – “lavorerà sempre”, ma si concederà qualche giorno con la famiglia a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà conta di rimanere al lavoro: a quanto pare trascorrerà non più di qualche giorno al mare nella sua Calabria.

E il premier? Monti dà il buon esempio: anche lui dovrebbe andare al mare, nelle Marche, a Porto Recanati, o trasferirsi per qualche giorno in riva al lago Maggiore facendo frequenti puntate a Roma e concedendosi, comunque, solo una settimana di riposo. Già il 20 o il 21 agosto potrebbe, infatti, essere di ritorno nella Capitale e non è escluso che decida di trascorrere il Ferragosto a palazzo Chigi con la famiglia. Il consiglio per il Professore – il compito per le vacanze, verrebbe da dire – è di non concedere troppe interviste ai giornali stranieri da sotto l’ombrellone. Si rischiano pericolosi fraintendimenti. Dovesse succedere ancora, c’è da scommetterci, i cellulari dei ministri diventerebbero bollenti.

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