Roma, 24 giu. (LaPresse) – “Il presidente Berlusconi ha con me un rapporto di grande affetto, che è reciproco e ricambiato. Vi è un rapporto davvero solido e indissolubile nato su convinzioni politiche e su rapporti personali. Credo che, chi dice che Berlusconi vuole ‘tagliare le gambe della poltrona sulla quale mi ha messo’, lo dica perché è proprio lui a voler tagliare la sedia del Pdl”. Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano, intervenendo all’interno della rubrica di Tgcom24, ‘L’intervista della domenica’. “Penso che Berlusconi – ha aggiunto Alfano – sia un leader in campo che non è mai uscito dal campo, perché la sua presenza e la sua forza politica sono sempre espresse: fino a novembre al governo e da novembre con il contributo e il sostegno a questo governo”.
Il segretario del Pdl ha confermato però che nel partito si faranno le primarie: “Non vedo – ha detto – perché non dovremmo farle. Noi abbiamo una scelta, fatta in comitato di presidenza, avallata all’unanimità da tutti i sostenitori, quindi andiamo avanti su quella strada. È anche un modo – ha spiegato – per fare una grande gara delle idee e per una mobilitazione dal basso che sta dando, fin da queste prime battute, l’idea di queste due forze, il Pd e il Pdl, che si confrontano, da un lato la sinistra e dall’altro il centrodestra, ciascuno con la propria identità e con le proprie idee, per chiedere il consenso su una persona, su un programma e su un progetto di governo”.
“L’indicazione popolare – ha proseguito – dal basso, di ogni singolo cittadino che, in un giorno, si reca in un posto a votare e, sapendo di votare alle prossime politiche il Pdl, chiede al Pdl di scegliere, come candidato, esattamente la persona che ha scritto sulla scheda. Questo è un modo bello e democratico per individuare un candidato. Pronostici sul numero dei candidati? No. La gara deve essere aperta e, più saranno rappresentativi delle idee del Pdl, meglio sarà. Io sono per delle competizioni aperte, non devono votare solo gli iscritti ma anche tutti i simpatizzanti che desiderano votare”.
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