Roma, 20 giu. (LaPresse) – Con Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita accusato di essersi appropriato di 23 milioni di euro dalle casse della Margherita, salgono a sei i parlamentari per cui Camera e Senato hanno autorizzato l’arresto. Ultimo in ordine di tempo Alfonso Papa, deputato del Pdl, su cui l’aula di Montecitorio si è espressa lo scorso 20 luglio a favore delle manette dopo 27 anni di dinieghi. Prima dell’ex magistrato coinvolto nello scandalo P4 era toccato al missino Massimo Abbatangelo nel 1984, mentre l’anno prima al Radicale Toni Negri per terrorismo. Il primo sì all’arresto di un deputato è stato pronunciato nel 1955 nei confronti di Moranino, deputato del Pci, accusato di aver ordinato nel 1944, come comandante partigiano, la fucilazione di cinque altri partigiani ritenuti spie e delle mogli di due di loro. Moranino fuggì in Cecoslovacchia, fu poi condannato all’ergastolo, ma la pena venne successivamente commutata in dieci anni di reclusione. Nel 1965 ottenne infine la grazia dal presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Il secondo deputato per il quale Montecitorio autorizzò l’arresto è stato Sandro Saccucci del Msi, accusato dell’omicidio a Sezze Romano di Luigi Di Rosa, di cospirazione politica e istigazione all’insurrezione armata per il cosiddetto “golpe Borghese”. Il sì arrivò il 27 luglio 1976, Saccucci fuggì in Sudamerica. Sette anni dopo, il 21 settembre 1983, la Camera votò invece l’autorizzazione all’arresto di Toni Negri chiesta dalla magistratura per reati connessi al terrorismo. Negri, che era stato eletto due mesi prima con i Radicali mentre era in carcere , era però intanto fuggito a Parigi, rientrò poi in Italia nel 1997 e finì di scontare la sua pena. L’ultimo caso di richiesta d’arresto concessa dalla Camera risale al 18 gennaio 1984, quando i deputati dissero sì all’arresto di un altro missino, appunto Massimo Abbatangelo, per violazione delle disposizioni sulle armi, in seguito a un attentato del ’70 contro la sezione del Pci di Fuorigrotta, a Napoli. Durante tutto il periodo di Tangentopoli Montecitorio respinte 28 richieste di arresto.

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