Roma, 12 mag. (LaPresse) – All’indomani dalla rivendicazione dell’attentatto all’aamministratore delegato dell’Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, a firma del ‘Nucleo Olga Federazione Anarchica Informale – Fronte rivoluzionario internazionale’ (Fai), il rischio di “un’escalation” è concreto. A dirlo è stato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, oggi in visita al Salone del Libro di Torino, per partecipare al convegno ‘Giovanni Falcone e Francesca Marvillo, 20 anni dopo’. Una situazione che, per la titolare del Viminale, richiede “molto rigore e molta attenzione” e che ha spinto il governo ad impegnarsi “su tutti i fronti su cui sarà necessario lavorare”. “Sono state potenziate le misure di sicurezza” ha detto Cancellieri ai cronisti “e lo faremo ancora di più”.
Timori, quelli esternati dal ministro dall’Interno, a cui hanno fatto seguito anche quelli della guardasigilli, Paola Severino, che ai microfoni di Sky Tg24 ha detto di essere “molto preoccupata”. “So quanto sia seria il ministro Cancellieri – ha detto – e quanto avrà pensato prima di rendere questa dichiarazione”. E se Cancellieri spiega che la rivendicazione degli anarchici “è attendibile” e “quindi – dice – abbiamo individuato la matrice”, il ministro della Giustizia dichiara che il documento del nucleo Olga non è “affatto sufficiente per identificare l’origine del fenomeno. Dobbiamo lasciare tempo agli investigatori per svolgere loro lavoro. Ci vuole molta cautela prima di indicare una matrice anarchica”.
Sul rischio poi, che il gesto nei confronti di Adinolfi e le motivazioni contenute nella rivendicazione degli anarchici possano creare aree di consenso, Severino dice di credere “nel buon Dna degli italiani. Credo anche che in questo caso l’Italia sappia reagire e non sia l’inizio di un periodo cupo”. “Un’area di consenso – ha detto, invece, il ministro dell’Interno – riteniamo che se c’è, sia molto circoscritta, e non credo che nelle corde popolari ci sia consenso per queste cose”. “E questo – ha aggiunto – è molto importante, che tutta la cittadinanza reagisca e prenda le distanze”.
Entrambi i ministri hanno fatto riferimento anche ai recenti attacchi ad Equitalia, l’ultimo dei quali avvenuto stanotte davanti alla sede livornese dell’agenzia. “Non dobbiamo concentrare la nostra attenzione su Equitalia – ha detto Severino – come causa del problema. E’ chiaro che c’è un disagio, ma ognuno ha il dovere di pagare le tasse. D’altra parte il governo sta venendo incontro alle fasce più deboli”. “Chi colpisce Equitalia – le ha fatto eco da Torino il ministro Cancellieri – in questi giorni colpisce lo Stato. E lo Stato siamo noi”.
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