Roma, 9 mag. (LaPresse) – “Le attività di indagine” in merito al ferimento dell’ad dell’Ansaldo nucleare, gambizzato lunedì a Genova, “non trascurano nulla e si stanno valutando tutte le ipotesi investigative”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, nel corso dell’informativa alla Camera sull’attentato. Tre le piste, ha ricordato il ministro, che sono al momento valutate. Si tratta di quella “vetero brigatista, quella anarco-insurrezionalista e quella commerciale”. Secondo il ministro Cancellieri, a sostenere l’ipotesi brigatista, ci sarebbero “le modalità dell’agguato” e cioè l’uso “di un’arma da fuoco” e anche “una certa capacità organizzativa”. La seconda pista, quella anarco-insurrezionalista, potrebbe, invece, essere avvalorata dalla tematica nucleare che, ha ricordato Cancellieri, “ha sempre rivestito interesse” per i gruppi con questa matrice. “A marzo 2009 – ha detto il ministro – era stato diffuso sul web un documento nel quale, anche senza minacce specifiche, erano stati segnalati diversi manager di società impegnate nel campo delle’energia nucleare”, tra i quali c’era anche quello di Roberto Adinolfi. L’uso di un’arma da fuoco, però “sarebbe una novità assoluta” per gli anarcoinsurrezionalisti. L’ultima pista seguita dagli inquirenti è quella commerciale. “E’ stato accertato – ha detto Cancellieri – che la Ansaldo nucleare ha sviluppato le proprie attività nell’est europeo” e questo fatto potrebbe avere provocato “azioni violente” da parte di gruppi isolati.

Il ministro ha poi spiegato che l’attentato “non è stato rivendicato e non risulta che la vittima abbia ricevuto delle minacce” in passato. Non può essere quindi considerata una rivendicazione la dichiarazione firmata dai Gap (Gruppi armati proletari) sull’agguato ad Adinolfi, pubblicata sul sito ‘Indymedia’. Nel documento si parla anche dell’attentato al consigliere comunale torinese Alberto Musy, colpito il 21 marzo scorso. Cancellieri ha anche spiegato che sono state disposte “misure di protezione più incisive” per le abitazioni e gli uffici di figure di spicco della società, tra cui l’amministratore delegato di Ansaldo energia e dello stesso Roberto Adinolfi.

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