Roma, 3 mag. (LaPresse) – Il senatore a vita Giulio Andreotti, è stato ricoverato alle 13.30 circa al policlinico Gemelli di Roma. A provocare il malore una crisi respiratoria. “Prognosi riservata, condizioni severe ma stabili” le uniche informazioni fornite dai medici. Andreotti è attualmente ricoverato in terapia intensiva nel Dea dell’ospedale.
Attorno alle 17 ad abbassare la tensione sono arrivate le parole della segretaria personale di Andreotti. “Il senatore sta bene, ha ripreso conoscenza e ha anche ringraziato i medici” ha spiegato la segretaria particolare dell’ex senatore a vita. La segretaria davanti al pronto soccorso parla di un Andreotti “che ha anche scambiato battute e ringraziato il personale sanitario”. Ora dentro il reparto terapia intensiva, in compagnia di Andreotti, ci sono tre dei quattro figli. Il quarto, dice la segretaria, “è negli Stati Uniti e non è il caso che torni”.
A largo Agostino Gemelli, ingresso principale del policlinico di Roma si sono intanto già posizionate decine di cameramen e troupe televisive. L’ingresso principale e i passaggi laterali pedonali sono presidiati dalla polizia municipale che sta gestendo il traffico, già molto congestionato. Decine i curiosi che cercano di raggiungere il pronto soccorso. L’accesso al Dipartimento emergenza e accettazione è però interdetto.
Clamorosa è stata la gaffe di Wikipedia che nella versione italiana ha dato già morto il senatore a vita. Per pochi minuti, sulla pagina della biografia del 7 volte presidente del consiglio è comparsa la data odierna come quella del decesso a fianco di quella di nascita, il 14 gennaio 1919. L’errore è stato poi cancellato.
La notizia del malore di Andreotti si è subito diffusa anche a Montecitorio. C’è chi parla di “ore contate” chi invece si rifà alla sua veneranda età, 93 anni suonati, “eppure proprio qualche giorno fa l’ho visto che andava in ufficio”. C’è chi ricorda che con lui “se ne andrebbe l’ultimo rappresentante della vecchia scuola” o “un pezzo di storia d’Italia”. “Siamo vicini a Giulio Andreotti e alla sua famiglia” ha invece detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “È un grande patriarca della nostra città, e i cittadini romani, al di là delle posizioni politiche, provano per lui un grande affetto” aggiunge Alemanno.
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