Roma, 2 mag. (LaPresse) – Le pensioni dei manager pubblici non avranno un trattamento privilegiato. L’aula del Senato, infatti, ha dato il via libera a quattro emendamenti gemelli al decreto sulle commissioni bancarie che abrogano il secondo comma dell’articolo 1, nel quale si stabiliva che il taglio agli stipendi dei manager non avrebbe influenzato il calcolo della pensione per la parte relativa al metodo retributivo. Un comma che, in altre parole, confermava il tetto sugli stipendi, pari alla retribuzione del primo presidente della Corte di Cassazione, previsto nel decreto ‘salva-Italia’, ma svincolava dalla decurtazione il calcolo di una quota della pensione. Il governo aveva espresso parere negativo sulle proposte di modifica presentate da Pdl, Idv e Lega, ma l’emiciclo di palazzo Madama ha dato il via libera con 124 sì, 94 contrari e 12 astenuti.
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