Roma, 20 apr. (LaPresse) – “Nell’ambito delle indagini che riguardano il signor Francesco Belsito, sono stato accompagnato dal mio avvocato Agostino D’Antuoni presso la procura della Repubblica di Milano per rendere dichiarazioni spontanee. Nell’incontro con i pubblici ministeri dottor Pellicano e dottor Filippi mi sono reso disponibile ad ogni approfondimento utile alle attività di indagine”. Sono queste le parole del senatore leghista Piergiorgio Stiffoni al termine del lungo interrogatorio di oggi in procura a Milano. Il senatore aveva sollecitato un colloquio con i pm di Milano per chiarire, tra le altre cose, il suo acquisto di 200mila euro in diamanti emerso nei giorni scorsi nel corso dell’inchiesta sui costi del Carroccio. Questo pomeriggio Stiffoni, indicato nelle intercettazioni tra i dirigenti del Carroccio che avrebbero usato fondi del movimento per fini personali, è stato sentito dai pm milanesi Roberto Pellicano e Paolo Filippini nella sede di piazzetta Umanitaria.
“Ho consegnato alla procura – specifica Stiffoni – le copie degli estratti conto personali in relazione agli investimenti di tutti i risparmi della mia famiglia, oggetto di numerose e gravi violazioni giornalistiche in questo giorni. Nei documenti consegnati viene confermata la provenienza esclusivamente personale del denaro utilizzato. Avendo lavorato per oltre venti anni in banca ho scelto quando, dove e come mettere al sicuro i miei soldi. Così ho voluto proteggere i risparmi di una vita dall’incertezza dei mercati”.
“Solo in questi giorni – ha spiegato ancora il senatore del Carroccio – ho appreso dai giornali degli acquisti di preziosi fatti dal signor Belsito, con cui non avevo alcun rapporto di frequentazione personale o professionale, con soggetti, banche ed intermediari a me sconosciuti. Investimenti scelti dal signor Belsito all’insaputa di tutti”. “Pur non essendo indagato – ha specificato il senatore – ho ritenuto di dovermi presentare in procura a tutela del mio nome, del mio onore e del partito in cui sono stato eletto. Ho dato mandato all’avvocato D’Antuoni perché tutte le notizie apparse sui giornali al solo fine di diffamarmi e contenenti gravissime violazioni di informazioni personali siano oggetto di procedimenti penali presso tutte le autorità giudiziarie competenti”.
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