Gerusalemme (Israele), 9 apr. (LaPresse) – “La comunità italiana è la più antica comunità ebraica fuori da Israele”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Monti incontrando la comunità italiana a Gerusalemme, dopo aver visitato lo Yad Vashem, il museo della Shoah. “Sento di trovarmi in un luogo speciale – ha spiegato – particolarmente significativo per me rendere omaggio al contributo” di tanti ebrei alla nascita e al progresso dello Stato italiano. Monti ha citato “l’esempio tanti ebrei italiani impegnati nei moti risorgimentali, nelle campagne di Garibaldi, nella lotta di liberazione, che ha lasciato tracce indelebili e profonde”.
Il che, ha ricordato, rende “ancora più atroce la scelta delle leggi razziali che condannò migliaia di ebrei italiani all’esclusione e poi allo sterminio”. Molti ebrei fuggirono dall’Italia verso Israele, ha proseguito Monti, e “non sorprende che la vostra comunità di eredi abbia offerto un contributo alla sua costruzione e al successo nei più diversi settori”. Un ruolo, ha detto, che consente loro di rappresentare un ponte tra Roma e Tel Aviv. “Desidero esprimere – ha concluso Monti – ammirazione e gratitudine per questo ruolo che assolvete con naturalezza ed efficacia”.
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