Beirut (Libano), 7 apr. (LaPresse/AP) — L’Italia “resta impegnata” nella missione Unifil dell’Onu, in Libano, finalizzata al monitoraggio della pace al confine con Israele, e ne sostiene gli sforzi per “la pace, l’unità, la stabilità e la sovranità del Libano”. Così, davanti alle telecamere di Sky Tg24, il premier Mario Monti, da Beirut, dove ha incontrato il primo ministro del Paese dei cedri, Nagib Mikati. “Non vi saranno, nel prossimo futuro, riduzioni del contingente italiano che resta impegnato”, nell’ambito di Unifil, ha detto il presidente del Consiglio Monti.
Il primo ministro Mario Monti è in Libano per una visita di un giorno a Beirut durante la quale ha incontrato il suo omologo libanese Najib Mikati per discutere degli sviluppi del Paese di cui è ospite. Al suo arrivo è stato accolto dalle principali autorità locali e da una banda militare che ha suonato per lui l’inno nazionale. Si tratta della prima tappa di un tour che lo porterà anche in Israele e nei territori palestinesi. In Libano per Monti incontro con il presidente Michel Suleiman e visita ai caschi blu italiani di stanza nel sud del Libano per monitorare il cessate il fuoco tra Israele e il gruppo militante dei guerriglieri di Hezbollah.
L’Italia sta vivendo una fase di “strategic review, uno sforzo di riforma e rilancio che comporta sacrifici necessari per riportare il Paese verso la crescita e il ruolo di grande Stato europeo, protagonista e rispettato nell’Europa comunitaria”. ha affermato il premier, Monti, salutando i militari italiani del contingente Unifil, nella base di Shamaa, in Libano, in un intervento trasmesso da Sky Tg24.
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