Il giorno più lungo della Lega Nord

Il giorno più lungo della Lega Nord

Milano, 3 apr. (LaPresse) – Bufera sulla Lega. Il tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito, è indagato per sottrazione di fondi al partito. La guardia di finanza ha perquisito la sede centrale di via Bellerio a Milano. Nell’ambito dell’inchiesta, condotta congiuntamente dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria, sono scattate altre 30 perquisizioni circa. Insieme a Belsito, la procura di Milano indaga anche su Stefano Bonet e Paolo Scala. Nell’ambito del filone milanese dell’inchiesta, guidato dai pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Roberto Pellicano, su fatti che riguardano il periodo compreso tra il 2010 e il gennaio 2012, Belsito, Bonet e Scala sono indagati per appropriazione indebita aggravata “con riferimento al denaro sottratto al partito politico Lega Nord”. La stessa procura procede anche per truffa aggravata ai danni dello Stato a carico di Belsito “con riferimento alle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali”. Insieme a Bonet, Belsito è indagato anche per truffa ai danni dello Stato “con riferimento alle erogazioni concesse dallo Stato sotto forma di credito di imposta in favore della società Siram spa con sede a Milano”.

La procura di Napoli indaga Belsito per riciclaggio. A quanto si apprende da fonti della procura l’indagine parte da quella che aveva coinvolto il direttore dell’Avanti Valter Lavitola e l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, condotta dai pm John Woodcock e Francesco Curcio. Belsito, spiegano dalla procura, intrattiene rapporti con imprenditori locali di Milano, Napoli e Reggio Calabria. La Siram è una società energetica con oltre 4.000 dipendenti e un fatturato che supera oggi i 900 milioni di euro. Il portafoglio del gruppo Siram comprende oltre 1.400 clienti per i quali vengono gestiti oltre 12.340 impianti, per un totale di 5.550 MW di potenza termica gestita e 168 MW elettrici installati.

Anche il magistrato Giuseppe Lombardo, della Dda di Reggio Calabria, è a Milano a seguire le perquisizioni. In via Bellerio, sottolinea la procura di Napoli, la perquisizione mira unicamente “a reperire documentazione relativa ai rapporti finanziari intercorsi tra l’uomo d’affari veneto e il tesoriere della Lega”.

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