Roma, 29 mar. (LaPresse) – Luigi Lusi si difende e passa di nuovo all’attacco. Nei verbali pubblicati oggi da Repubblica e dal Corriere il politico spiega di non essere “un predone” ma di “aver operato come tesoriere della Margherita per creare una serie di posizioni finanziarie e immobiliari di carattere fiduciario”. “Non rubavo”, afferma Lusi, ma “investivo per conto della Margherita”. Tra i vertici del partito, si legge nei verbali, “alcuni sapevano” anche se “per gli immobili nessuno mi conferì un mandato specifico. Mi fu detto in generale di investire la liquidità nei migliori modi possibili”. Secondo quanto si legge sui due quotidiani Lusi nei verbali ha anche riferito che: “c’era un accordo, di cui ero considerato garante, per la ripartizione dei fondi e delle spese tra popolari e rutelliani. Il 60% ai primi. Il 40% ai secondi”.
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