Roma, 29 gen. (LaPresse) – “A suo tempo, fra novembre e dicembre, Berlusconi e il Pdl si sono mossi con il massimo senso di responsabilità nella consapevolezza che il Paese era a rischio per una crisi finanziaria internazionale gravissima che aveva durissime ricadute sul nostro Paese. Il senso di responsabilità, però, non può essere scambiato per remissività né per subalternità né dal governo Monti, né dalla sinistra, né da giornali amici che, sempre in nome dell’amicizia, prevedono la fine del Pdl perché non provoca la crisi immediata del governo e le elezioni anticipate”. Così Fabrizio Cicchitto commenta la situazione politica in vista di una settimana molto delicata.

“In questa fase il nostro impegno prevalente riguarda i contenuti. Finora gli effetti sono stati contraddittori: è stato negativo l’eccesso di tasse presenti nel decreto,ma è stata positiva quella riforma delle pensioni che purtroppo la Lega ci impedì di fare fra luglio e ottobre” prosegue Cicchitto. “Adesso è molto importante quello che avverrà al Senato sul decreto liberalizzazioni e non solo per ciò che riguarda alcune categorie ma anche su temi più generali che riguardano milioni e milioni di cittadini e che faremo presenti al governo” aggiunge.

“Siccome però non ci sono sfuggite alcune cose sbagliate prima dette e poi contraddette da Vietti e alcune cose gravissime dette dal dottor Canzio a Milano, diciamo chiaramente che sarebbe un gravissimo errore se si rimettesse in moto un tritacarne giudiziario e mediatico contro Berlusconi e il Pdl. D’altra parte, a nessuno che non sia un fanatico, può sfuggire che lo stesso discorso sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale, per potersi sviluppare con serietà, deve avere intorno a sé un clima sereno e civile” conclude Cicchitto.

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