Roma, 8 nov. (LaPresse) – L’aula di Montecitorio ha approvato il rendiconto 2010 dello Stato con 308 voti favorevoli. Anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi era presente in aula per votare. Se tecnicamente il provvedimento è passato, il voto ha messo in luce che l’esecutivo è pesantemente in minoranza, dal momento che le opposizioni potevano contare su 321 deputati che si sono astenuti e che avrebbero potuto bocciarlo.

Un solo deputato Pdl, Franco Stradella, si è astenuto. “Ho voluto mandare – ha spiegato più tardi ai cronisti – un messaggio a Berlusconi. Deve fare qualcosa, così non si può andare avanti”. Non hanno partecipato al voto invece (astensione e non voto sono tecnicamente diversi, da regolamento di Montecitorio) diversi altri pidiellini: Francesco Stagno D’Alcontres, che ieri aveva annunciato in una intervista al Corsera l’intenzione di lasciare affondare il governo se non avesse ottenuto una corsia preferenziale per i rimborsi dell’alluvione di Messina di qualche anno fa, nonchè Roberto Antonione, Fabio Gava, Gennaro Malgeri, Giustina Destro e Giancarlo Pittelli.

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