Napoli, 26 ott. (LaPresse) – La prima udienza del processo Papa, in programma per questa mattina, è stata rinviata all’8 novembre e assegnata al collegio B perché il presidente, Vincenzo Lomonte ha annunciato in aula che il suo collegio giudicante, avendo avuto rapporti con l’imputato Alfonso Papa “per ragioni di opportunità” non può svolgere correttamente la sua funzione.

Il deputato del Pdl è entrato nell’aula 119 del tribunale di Napoli senza manette e il primo pensiero è stato quello di voltarsi verso la moglie, Tiziana Rodà, seduta nei banchi dell’ultima fila. Barba lunga e senza dubbio dimagrito, al termine dell’udienza gli è stato concesso di abbracciare e salutare la moglie Tiziana e la madre Rosita. A farne richiesta il legale Giuseppe D’Alise. Commossa mamma Rosita che, sostenuta per mano da Tiziana, è arrivata al banco degli imputati e ha abbracciato energicamente il figlio.

Novità anche per quanto riguarda la posizione di Luigi Bisignani. Il faccendiere ha chiesto ai pm Francesco Curcio ed Henry John Woodcock di patteggiare la pena. Lo ha annunciato il aula lo stesso pm napoletano Woodcock, il quale ha anche chiesto che il procedimento relativo a Bisignani “regredisca e sia trasmesso di nuovo al gip che dovrebbe emettere un provvedimento unico su tutte le accuse”. Gli avvocati di Bisignani, Fabio Lattanzi e Gianpiero Pirolo, hanno presentato al pm due richieste specifiche, dopo una lunga trattativa con la procura napoletana, una delle quali è appunto quella che il procedimento torni al vaglio del giudice per le indagini preliminari. Dura la risposta della difesa di Papa che ha evidenziato che accolta la richiesta di Bisignani anche al deputato dovesse essere consentito il ritorno davanti al gip. Per Alfonso Papa, invece, tutto rinviato all’8 novembre ma con un nuovo collegio giudicante. Lo stesso Lomonte oggi in aula ha infatti annunciato che avendo avuto rapporti con l’imputato (Papa è stato uditore presso il suo studio, ndr) per una “ragione di opportunità” non può porsi come giudice del parlamentare. Inoltre Lomonte e un altro magistrato saranno trasferiti in altre sedi lasciando vacanti due posizioni. Pertanto il presidente del tribunale di Napoli ha stabilito che il processo a Papa fosse assegnato a un collegio integro, il B.

Resa nota anche la lista dei testimoni indicati da accusa e difesa. E tra quelli della Procura di Napoli figura anche Marco Milanese, deputato del Pdl coinvolto nell’altro filone della P4. Per l’accusa in tutto 25 nomi, mentre per la difesa di Papa 150 e per Bisignani 5. E nel processo subentrano altri due nomi noti nelle carte della Procura napoletana: Alfonso Gallo e Luigi Matacena. I due imprenditori si sono costituiti parte civile come presunte vittime dei ricatti di Papa. L’istanza sarà formalizzata nell’udienza dell’8 novembre.

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