Varese, 9 ott. (LaPresse) – I delegati della Lega nord al congresso di Varese hanno tollerato il fatto che per eleggere il nuovo segretario provinciale, non ci sia stata una votazione. In lizza era rimasto solo Maurilio Canton, il favorito del vicepresidente della Camera Marco Reguzzoni appoggiato anche da Umberto Bossi, dopo il ritiro di Donato Castiglioni e Leonardo Tarantino. Anche Francesco Maria Speroni, capogruppo della Lega all’Europarlamento ha ammesso i malumori in platea: “Non è filato tutto liscio – ha detto – qualcuno avrebbe votato qualcun altro”.
Nel corso della mattinata prima ci sono stati gli interventi di alcuni delegati, poi si è votato il direttivo provinciale, infine è intervenuto Bossi per sostenere Canton. Il neo segretario di Varese però non è stato né votato né acclamato, ma è stato direttamente ‘proclamato’ da Andrea Giorgetti che presiedeva l’assemblea. Le tensioni e le contestazioni di oggi per Canton sono “normale dialettica” mentre Marco Reguzzoni ha detto che “la Lega è unita ed è unita con Bossi. Non ne farei un caso nazionale”.
Alla fine nel carroccio tirano tutti un sospiro di sollievo. A cominciare da Umberto Bossi che commenta: “Volevo sciogliere questo pasticcio i qualche modo – ha detto Bossi – stato difficile” anche se c’era la necessità di “aria nuova”. Quanto al ritiro di Donato Castiglioni e Leonardo Tarantino a poche ore dal congresso, secondo Bossi “si sentivano strumentalizzati” dai giornalisti che descrivono la Lega come divisa in correnti, mentre “la Lega li bastonerà tutti”. “Alla fine – ha concluso – gli altri due si sono ritirati con grande facilità”.
C’è spazio anche per una battuta sul congresso nazionale della Lega Nord che “alla fine ci sarà ma io faccio quello che mi dice di fare il consiglio federale che è fatto di veneti, di lombardi, di piemontesi. La faccenda è un po’ più grande” ha spiegato Bossi.
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