Roma, 2 set. (LaPresse) – “Il nuovo testo dell’articolo 16 della manovra, presentato con un emendamento del relatore, rappresenta un ulteriore inaccettabile e insostenibile attacco ai comuni con meno di 5mila abitanti”. E’ quanto afferma Mauro Guerra, vice presidente Anci e coordinatore nazionale dei piccoli Comuni, secondo il quale “si ripropongono i contenuti irrazionali e inattuabili del testo originario e in più si aggiungono le incredibili norme sull’obbligo di riunione ‘esclusivamente in orario serale, salvo casi straordinari di eccezionale gravità’ delle giunte e dei consigli dei Comuni fino a 15mila abitanti. Norme che si commentano da sole”.

Secondo Guerra, “ciò che è particolarmente grave è che, proprio mentre i Comuni chiedono con forza di rivedere profondamente le regole del patto di stabilità, per i danni gravi che stanno provocando, con l’emendamento all’articolo 16 non solo non si risponde a questa richiesta ma si sottopongono alle stesse regole anche i comuni con meno di 5mila abitanti. Oltretutto disconoscendo completamente un dato di realtà per cui, se sono gravosi e insostenibili i vincoli del patto per i comuni maggiori, essi avrebbero effetti devastanti sui bilanci rigidi e con scarsissima possibilità di manovra dei piccoli Comuni”. Guerra aggiunge che “si continua così, con una logica punitiva e non concertata verso i piccoli Comuni, disinteressandosi della concreta realtà sulla quale si interviene unilateralmente, senza un serio confronto sugli obiettivi che ci si propongono, sulla razionalità e attuabilità delle norme”.

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