Il sistema non ha rilevato un camion e il freno non si è attivato

Primo incidente mortale per un'auto Tesla Model S che stava utilizzando il sistema Autopilot di pilota automatico. Lo schianto, secondo quanto riferiscono le autorità della Florida, è avvenuto lo scorso 7 maggio, quando il 40enne Joshua Brown viaggiava sull'auto nei pressi di Williston su una strada non trafficata. Un episodio che non potrà che causare polemiche e dibattito sul sistema e la sicurezza. L'Nhtsa, ente Usa che si occupa della sicurezza nazionale del traffico autostradale, ha aperto un'indagine preliminare per un controllo sui 25mila veicoli Model S dotate dell'Autopilot. Si tratta del primo passo per emanare un eventale ordine di richiamo in caso emergesse che i veicoli non sono sicuri. L'incidente, spiega l'ente, "richiede un esame della progettazione e delle performance di ogni aiuto alla guida in uso al momento dello schianto". 

Secondo le prime ricostruzioni, l'incidente sarebbe avvenuto dopo che un mezzo con rimorchio ha svoltato a sinistra proprio davanti alla Tesla nei pressi di un incrocio. Ieri il produttore ha comunicato che "né l'Autopilot, né il conducente hanno notato il lato bianco del rimorchio" a causa del riflesso della luce nel cielo e "il freno non si è attivato".

L'incidente ha provocato un'immediata caduta del titolo di Tesla in Borsa, con una perdita di oltre il 3%. La compagnia ha provato a concentrarsi sulla insolita natura dello schianto, sottolineando che si tratta del primo episodio mortale in oltre 130 milioni di miglia percorse dalle auto. Un'auto Tesla dotata del sistema viene venduta a partire da 66mila dollari. In una nota l'azienda ribadisce che ai clienti è richiesto di dare "un consenso esplicito" in cui indicano di essere a conoscenza del fatto che l'Autopilot è una nuova tecnologia ancora in sviluppo, in caso contrario il sistema non viene attivato.

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