Rinnovabili al 48% della domanda ad agosto 2025

Rinnovabili al 48% della domanda ad agosto 2025

Il nuovo bollettino mensile di Terna dedicato ai consumi di energia elettrica, in calo il fabbisogno dell’8,9% rispetto all’anno prima.

Le rinnovabili arrivano a sfiorare il 48% della domanda elettrica ad agosto. Questo l’elemento principale dell’ultimo bollettino di Terna dedicato ai consumi di energia.

Fabbisogno in calo

Il fabbisogno di energia elettrica – secondo i nuovi dati di Terna – nel mese di agosto 2025 è stato pari a 24,7 miliardi di kWh (kilowattora), in calo dell’8,9% rispetto ad agosto 2024 (quando raggiunse il record di 27 miliardi di kWh); una variazione negativa ottenuta anche con un giorno lavorativo in meno (20 contro 21) e una temperatura media mensile inferiore di 1,5 gradi. A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque negativa: -7,5% al nord, -9,8% al centro e -10,8% al sud e nelle isole.

Consumi imprese e servizi

Nei primi otto mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale registra una flessione (-1,4%). L’indice Imcei (Indice mensile dei consumi elettrici industriali) elaborato da Terna – che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’ – ha fatto registrare una flessione del 3,3% rispetto ad agosto 2024. In particolare, positivi i comparti della siderurgia, meccanica, cemento calce e gesso. In flessione metalli non ferrosi, chimica, cartaria, mezzi di trasporto e alimentari; stazionari ceramiche e vetrarie.

L’indice mensile dei servizi – che Terna pubblica sulla base dei dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, Unareti, A-Reti, Edyna e Deval) – ha fatto registrare nel mese di giugno 2025 per la prima volta da inizio anno una variazione positiva (+6,6% rispetto a giugno 2024). In particolare, in aumento tutte le classi rispetto a giugno 2024 eccetto informazione e comunicazione.

Produzione nazionale

Tornando al bilancio mensile di Terna, lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’87% dalla produzione nazionale e per la quota restante dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,2 TWh, il 13,2% in meno rispetto ad agosto 2024. A livello progressivo, da gennaio ad agosto 2025, l’import netto è in diminuzione del 10,4% rispetto ai primi otto mesi del 2024. In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,9 miliardi di kWh.

Rinnovabili exploit

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 47,7% della domanda elettrica (era il 39,9% ad agosto 2024). In aumento a due cifre la produzione eolica (+63,1%) e fotovoltaica (+18,8%); l’incremento della produzione del fotovoltaico (+809 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+760 GWh) e in misura minore al maggiore irraggiamento (+49 GWh). In crescita anche la produzione geotermica (+3,7%). In diminuzione la fonte idrica (-12,4%) e termoelettrica (-20,3%). Da gennaio ad agosto, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.039 MW (Megawatt), di cui 3.680 MW di fotovoltaico. Negli ultimi 12 mesi, la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.662 MW (+14%), raggiungendo i 54.114 MW complessivi. Al 31 agosto 2025 si registrano in Italia 17.295 MWh (Megawattora) di capacità di accumulo (valore in aumento del 55,4% rispetto allo stesso mese del 2024), che corrispondono a 7.075 MW di potenza nominale, per circa 837mila sistemi di accumulo. Nel dettaglio, da gennaio ad agosto la capacità di impianti utility scale è aumentata di 2.794 MWh, che corrispondono a 709,1 MW di potenza nominale.

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