Elettricità Futura e Federazione Anie scrivono una lettera al governo affinché intervenga contro queste norme

La legge sullo stop alle rinnovabili della Sardegna “presenta forti profili di illegittimità costituzionale“. Questo, in sintesi, il senso della lettera che Elettricità Futura e Federazione Anie hanno inviato al Governo.

Elettricità Futura e Federazione Anie, sono le due associazioni aderenti a Confindustria che insieme rappresentano l’intera filiera elettrica.

La lettera – dedicata alla legge sulla moratoria per 18 mesi a nuove rinnovabili con la legge del 3 luglio scorso – è stata indirizzata al ministro per gli Affari regionali e autonomie Roberto Calderoli, al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin “per sottoporre alla loro attenzione le disposizioni adottate dalla Regione Sardegna”.

La legge della Sardegna ‘Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali’ introduce “il divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili, per un periodo non superiore a diciotto mesi”.

Da “una disamina effettuata – spiegano Elettricità Futura e Federazione Anie – la normativa regionale presenta forti profili di illegittimità costituzionale“.

Le associazioni chiedono “al Governo di intervenire affinché sia evidenziato come queste disposizioni normative siano in conflitto con le norme fondamentali ed il quadro legislativo nazionale, oltre che eurounitario, e debbano, quindi, essere dichiarate illegittime”.

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