"La vera e unica strada che il nostro Paese deve percorrere è quella dello sviluppo delle rinnovabili, dell'efficienza e dell'innovazione tecnologica per rispettare gli obiettivi per il clima fissati al 2030 e al 2050. Al governo Draghi chiediamo azioni e politiche concrete a partire dallo stop ai sussidi alle fonti fossili in legge di Bilancio"

“Non perdiamo tempo a discutere di nucleare: la strada da seguire è quella delle rinnovabili, dell’efficienza e dell’innovazione tecnologica”. Così il presidente di Legambiente Stefano Ciafani sul “fantasma nucleare” che è tornata in questi giorni in primo piano per la discussione sulla tecnologia di IV generazione; se n’è parlato anche alla Cop26 a Glasgow. All’Italia – viene spiegato – “servono più semplificazioni, lo stop ai sussidi alle fonti fossili e l’aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima ai nuovi obiettivi europei”.
   E’ per questo che sul sito ‘unfakenews.legambiente.it’, l’associazione “spiega e smonta alcune bufale sul nucleare: dal risparmio in bolletta elettrica alla sicurezza degli impianti”.
   “Non perdiamo tempo inutilmente a discutere di nucleare nel nostro Paese – osserva ancora Legambiente – la vera e unica strada che il nostro Paese deve percorrere è quella dello sviluppo delle rinnovabili, dell’efficienza e dell’innovazione tecnologica, sia per accelerare la transizione ecologica ed energetica, sia per rispettare gli obiettivi per il clima fissati al 2030 ed azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050”.
   “Al governo Draghi chiediamo azioni e politiche concrete che vadano in questa direzione – aggiunge – a partire dallo stop ai sussidi alle fonti fossili in legge di Bilancio e dall’aggiornamento del Pniec all’obiettivo del meno 65% di gas serra entro il 2030, semplificando gli iter per la realizzazione del fotovoltaico integrato sulle coperture degli edifici, anche nei centri storici, e degli impianti eolici, a terra e a mare, spendendo bene i soldi del Next Generation EU che andranno investiti entro il 2026, e facendo sì che l’Italia diventi un esempio anche per gli altri Paesi”.
   Quanto al nucleare Legambiente ricorda che “restano irrisolti tre problemi: la pericolosità degli impianti, il problema delle scorie nucleari e i costi esorbitanti”.

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