Limitazioni agli ingressi anche da altri sette Paesi tra cui Cuba e Venezuela

Il presidente Donald Trump, dopo aver avuto un colloquio telefonico con l’omologo russo Vladimir Putin sul conflitto in Ucraina, è tornato ad occuparsi delle faccende americane e ha firmato mercoledì sera un proclama per vietare i viaggi da diversi Paesi, citando rischi per la sicurezza. Lo hanno riferito alla Cnn due fonti informate.

Quali sono i Paesi colpiti dal divieto di ingresso negli Stati Uniti

Il divieto limiterà completamente l’ingresso ai cittadini di 12 Paesi: Afghanistan, Myanmar (noto anche come Birmania), Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Le persone provenienti da altri sette Paesi saranno invece soggette a restrizioni parziali: Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela. Sono previste eccezioni per i residenti permanenti legali, i titolari di visti già esistenti, alcune categorie di visti e individui la cui entrata sia considerata nell’interesse nazionale degli Stati Uniti. Secondo un funzionario della Casa Bianca, il presidente ha preso la decisione finale dopo l’attacco antisemita avvenuto a Boulder, in Colorado. Trump stava già considerando la misura, ma l’aggressione di domenica ha accelerato il processo. 

Quando scatterà il divieto di ingresso ai Paesi coinvolti

 Il divieto di ingresso negli Stati Uniti imposto dal presidente Usa Donald Trump per 12 Paesi e le restrizioni per altri 7 entreranno in vigore lunedì alle 00:01, un margine di sicurezza che potrebbe evitare il caos che si è scatenato negli aeroporti di tutto il paese quando una misura simile è entrata in vigore praticamente senza preavviso nel 2017. Trump aveva annunciato l’intenzione di un nuovo divieto al suo insediamento a gennaio.

Trump: “Divieto ingresso deciso dopo attacco in Colorado”

In un video pubblicato sui social, il capo della Casa Bianca ha poi dichiarato di aver deciso il divieto di ingresso da 12 Paesi dopo l’attacco terroristico di domenica a Boulder, in Colorado. L’uomo sospettato dell’attacco proviene dall’Egitto, un Paese che non figura nella lista delle persone soggette a restrizioni di Trump.

Trump ordina indagine su azioni Biden, ‘coperto declino cognitivo’

Tra le ultime azioni intraprese dal presidente americano ce  n’è una che riguarda il suo predecessore. Il tycoon ha infatti ordinato alla sua amministrazione di indagare sull’uso dell’autopen da parte dell’ex presidente Joe Biden per firmare grazie presidenziali e altri documenti. L’autopen è un dispositivo meccanico utilizzato per replicare la firma autentica di una persona, ed è stato utilizzato da decenni dai presidenti. Tuttavia, Trump ha spesso suggerito che alcune azioni di Biden non siano valide perché i suoi collaboratori avrebbero usurpato l’autorità presidenziale per coprire quello che Trump sostiene essere un declino cognitivo di Biden. “Questa cospirazione rappresenta uno degli scandali più pericolosi e preoccupanti nella storia americana”, ha scritto Trump in un memorandum. “Il pubblico americano è stato deliberatamente tenuto all’oscuro su chi esercitasse realmente il potere esecutivo, mentre la firma di Biden veniva usata su migliaia di documenti per attuare cambiamenti radicali nella politica”. Trump ha incaricato il procuratore generale Pam Bondi e il consulente legale della Casa Bianca David Warrington di occuparsi dell’indagine. 

L’elenco dei 12 Paesi colpiti da Trump

  • Afghanistan
  • Myanmar (noto anche come Birmania)
  •  Ciad
  •  Repubblica del Congo
  •  Guinea Equatoriale
  • Eritrea
  • Haiti
  • Iran
  • Libia
  • Somalia
  • Sudan
  • Yemen

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