Venezuela, Trump: “Non escludo la guerra, Maduro sa cosa voglio”

Venezuela, Trump: “Non escludo la guerra, Maduro sa cosa voglio”
Donald Trump, Casa Bianca, Washington, 18 dicembre 2025 (AP Photo/Evan Vucci)

Proseguono gli attacchi nel Pacifico contro le imbarcazioni sospettate di trasportare droga. Cinque persone sono state uccise

Donald Trump non esclude la possibilità di una guerra con il Venezuela. Lo ha dichiarato in un’intervista telefonica a Nbc News. Martedì il presidente degli Stati Uniti ha ordinato un “blocco” delle petroliere soggette a sanzioni in arrivo e in partenza dal Paese sudamericano, aumentando la pressione sul leader di Caracas Nicolas Maduro, e nei giorni scorsi gli Usa hanno anche sequestrato una petroliera vicino al Venezuela. La campagna dell’amministrazione Trump ha inoltre portato a 28 attacchi contro imbarcazioni che Washington sostiene siano usate per trasportare droga, raid in cui sono state uccise oltre 100 persone. “Non ne discuto”, ha detto Trump a Nbc News quando gli è stato chiesto se escluda la possibilità che tali azioni possano portare alla guerra.

Trump: “Maduro sa cosa voglio”

Poi, pressato, ha confermato che si tratta di una possibilità e che ci saranno ulteriori sequestri di petroliere. Alla domanda sulle tempistiche, ha risposto: “Dipende. Se sono così sciocchi da continuare a navigare, finiranno in uno dei nostri porti”. Trump si è rifiutato di dire se l’obiettivo finale sia la destituzione di Maduro. “Lui sa esattamente cosa voglio”, ha detto il presidente Usa, “lo sa meglio di chiunque altro”. 

Nbc sottolinea che l’ammissione del tycoon di non escludere una guerra con il Venezuela è significativa, visto che nel 2024 ha basato la sua campagna elettorale sulla capacità di tenere gli Stati Uniti fuori dai conflitti stranieri. “Non inizierò una guerra, ma fermerò le guerre”, aveva affermato Trump nel suo discorso dopo la vittoria elettorale. Secondo le accuse dell’amministrazione repubblicana, Caracas starebbe utilizzando i proventi del petrolio per finanziare il “terrorismo della droga”. 

Altrei due raid nel Pacifico, cinque morti

Nel frattempo l’esercito Usa prosegue gli attacchi nell’Oceano Pacifico: ha annunciato di aver condotto altre due offensive, giovedì, contro imbarcazioni sospettate di contrabbando di droga. Nell’operazione sono state uccise cinque persone. Il Comando Sud degli Stati Uniti ha dichiarato che le imbarcazioni “erano coinvolte in operazioni di narcotraffico”, senza però fornire prove. Ha pubblicato dei video che mostrano ciascuna imbarcazione mentre sfreccia sull’acqua prima di essere colpita da un’esplosione. L’esercito ha affermato che tre persone su una imbarcazione e due sull’altra sono rimaste uccise.

Questi ultimi raid portano a 28 il numero di attacchi Usa noti contro imbarcazioni e a 104 il totale delle persone uccise in questi attacchi. Il presidente Donald Trump ha giustificato gli attacchi come una necessaria escalation per arginare il flusso di droga negli Stati Uniti e ha affermato che gli Usa sono impegnati in un “conflitto armato” con i cartelli della droga. 

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