Ucraina, Tricarico: “Cavo Dragone getta benzina ma Mosca fa guerra ibrida da 20 anni”

Ucraina, Tricarico: “Cavo Dragone getta benzina ma Mosca fa guerra ibrida da 20 anni”
Dino Tricarico, Roma, 3 ottobre 2014 (Photo Fabio Cimaglia/LaPresse)

Tricarico: “Ottimismo era eccessivo, soluzione resta lontana”

Le parole dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, al Financial Times su possibili attacchi ibridi preventivi difensivi dell’Alleanza contro la Russia, “gettano benzina sul fuoco e non aumentano la deterrenza nei confronti di Mosca”, ma “se c’è qualcuno che non può permettersi di manifestare stupore sono i russi, perché sono oltre 20 anni che mettono a soqquadro il mondo con attacchi informatici sistematici, portati avanti tramite gruppi criminali che hanno fidelizzato”. E’ il pensiero espresso a LaPresse dal generale Dino Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare e attualmente presidente della fondazione Icsa (Intelligence Culture and Strategic Analysis). “È un’uscita che non ci voleva e che in Italia ha avuto una risonanza maggiore rispetto ad altri Paesi – aggiunge Tricarico -, ma sono convinto che la vicenda si riassorbirà”.

Quanto ai negoziati andati in scena al Cremlino fra Vladimir Putin e gli inviati americani “si è preso atto che gli ottimismi manifestati erano mal riposti e che non ci sono spazi per poter pensare di avere il risultato a portata di mano come aveva fatto intendere il presidente Trump. Le posizioni sono molto distanti e Putin ha riportato tutti alla realtà in modo diretto”. Tricarico suggerisce di cambiare il format dei colloqui, “a partire da questi due negoziatori improbabili che sono il genero di Trump, Jared Kushner, e Witkoff, un suo amico di lunga data”, “per confrontarsi con personalità ostiche ed esperte come Putin e Lavrov servono diplomatici all’altezza”.

Spinosa anche la questione relativa all’utilizzo degli asset russi. “E’ una questione di carattere giuridico, personalmente nutro dei dubbi sul fatto che ci si possa appropriare di questi asset”, argomenta Tricarico secondo cui l’Ue dovrebbe valutare “molto attentamente” un’iniziativa in questo senso, senza “lanciarsi in avanti”, perché “il rischio è quello di mettersi allo stesso livello di Putin”.

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