Nepal, media: “5 gli alpinisti italiani morti sull’Himalaya”, confermata la morte di Cocco

Nepal, media: “5 gli alpinisti italiani morti sull’Himalaya”, confermata la morte di Cocco
Yuzhu Peak, montagne Kunlun, Tibet, 23 luglio 2020 (Sergi Reboredo/VWPics via AP Images)

Tre delle vittime travolte da una valanga sullo Yalung Ri

Sarebbero complessivamente cinque gli alpinisti italiani morti in due distinti incidenti in Nepal. Oltre a Stefano Farronato e Alessandro Caputo, il cui decesso sul picco Panbari è stato confermato dalla Farnesina, secondo quanto riportato dai media locali altri tre connazionali sarebbero deceduti dopo essere stati travolti da una valanga sullo Yalung Ri. Due di loro – si legge – facevano parte di una spedizione organizzata dalla società Dreamers Destination Treks mentre un terzo faceva parte di un team separato di Wilderness Outdoors. La valanga avrebbe causato la morte di sette persone in tutto. Oltre ai tre italiani un alpinista francese, hanno perso la vita anche un tedesco e due guide alpine nepalesi.

Caputo e Ferronato erano dispersi dal 31 ottobre

I contatti con Alessandro Caputo e Stefano Farronato si erano persi dal 31 ottobre scorso, quando i due scalatori, impegnati sul picco Panbari, sono stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1 (5.000 metri sul livello del mare). Il Consolato Generale a Calcutta – anche tramite del Consolato Generale Onorario a Kathmandu e in stretto raccordo con la Farnesina – sta seguendo direttamente l’evoluzione della situazione in contatto con le autorità locali e con i familiari degli alpinisti.

La Farnesina aveva fatto sapere che il Consolato Generale a Calcutta, competente per il Nepal, riporta una situazione molto complessa, con comunicazioni difficili e diverse famiglie italiane che non riescono a mettersi in contatto con i propri cari. Dopo la notizia della morte di Caputo e Ferronato fonti qualificate avevano riferito di altri 5-6 italiani dispersi in Nepal.

Chi sono le altre vittime italiane

Secondo quanto riporta The Himalayan Times, i tre italiani morti sarebbero Paolo Cocco, Marco Di Marcello e Markus Kirchler, mentre le altre vittime della valanga sullo Yalung Ri sarebbero lo scalatore tedesco Jakob Schreiber, il francese Christian Andre Manfredi e le due guide di montagna nepalesi Padam Tamang e Mere Karki. The Himalayan Times scrive anche che “stando a quanto riportato, i due alpinisti italiani Cocco e Marcello, insieme alla guida nepalese Padam Tamang, erano membri di una spedizione organizzata dalla Dreamers Destination Treks. L’alpinista tedesco Schreiber e l’alpinista italiano Kirchler facevano parte di una squadra separata della Wilderness Outdoors, mentre l’escursionista francese Manfredi era con la Yatri Treks”. Il giornale riferisce anche di cinque alpinisti feriti, 3 nepalesi e due francesi, che sono stati trasportati in elicottero a Kathmandu nella mattina locale di oggi per ricevere cure mediche. 

Il sindaco Fara San Martino conferma morte di Paolo Cocco

Il sindaco di Fara San Martino (Chieti), Antonio Tavani, ha confermato la morte di Paolo Cocco, il fotografo italiano disperso mentre tentava la scalata del Dolma Khang in Nepal. Tavani ha affermato a LaPresse di essere stato avvisato dal fratello della vittima, che era stato anche ex vicesindaco del paese in provincia di Chieti. “Paolo – ha raccontato – era una bellissima persona. Un ragazzo vivo, generoso, pronto. Un visionario e un’artista, ma sempre con i piedi ben saldi a terra”. Cocco, ha detto ancora il primo cittadino del comune abruzzese, “raccoglieva sempre le sfide più affascinanti, come questa che stava vivendo”.

Fonti: recuperate le salme dei due alpinisti italiani morti

In Nepal sono state recuperate nell’area del Manaslu Peak le salme di Alessandro Caputo e Stefano Farronato. Lo fanno sapere a LaPresse fonti informate, in riferimento ai due alpinisti italiani deceduti mentre erano impegnati nella scalata del picco Panbari. Precedentemente la Farnesina aveva riferito che i contatti con Caputo e Farronato si erano persi il 31 ottobre, spiegando che i connazionali erano stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1, a 5mila metri sul livello del mare, e che il loro decesso era stato confermato stamattina dalle autorità locali. Secondo fonti informate, per le autorità nepalesi risultano invece ufficialmente ancora dispersi altri 3 italiani – Paolo Cocco, Marco Di Marcello e Markus Kirchler – che sono rimasti travolti da una valanga sullo Yalung Ri. Il giornale locale The Himalayan Times riporta che tutti e 3 questi alpinisti sarebbero morti, insieme a uno scalatore tedesco, a uno francese e a due guide nepalesi. Il sindaco di Fara San Martino (Chieti), Antonio Tavani, ha confermato la morte di Paolo Cocco riferendo di esserne stato informato dal fratello. Inoltre, a quanto apprende LaPresse, il console italiano a Calcutta, responsabile anche per il Nepal, si sta recando a Katmandu ed è in contatto costante con le famiglie dei coinvolti e con le autorità locali.

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