Ucraina, Kiev: “Tre morti e 21 feriti in raid russi su quattro regioni” – La diretta

Ucraina, Kiev: “Tre morti e 21 feriti in raid russi su quattro regioni” – La diretta
Danni per un attacco russo a Kiev (Foto AP/Julia Demaree Nikhinson)

Mosca pronta a stop ostilità per ingresso media a Pokrovsk e Kupyansk

In Ucraina tre persone sono state uccise e altre 21 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi russi del 29 ottobre nelle regioni di Kherson, Donetsk, Sumy e Kharkiv. Lo hanno riferito i capi delle amministrazioni militari locali, come riporta Ukrainska Pravda.

Nella regione di Kherson, le truppe russe hanno attaccato infrastrutture critiche e sociali. Dodici persone sono rimaste ferite, tra cui due bambini. Decine di insediamenti sono stati colpiti dal fuoco russo, tra cui Antonivka, Komyshany, Prydniprovske, Sadovoe, Chornobayivka, Bilozerka, Beryslav e Kherson. Sono stati danneggiati quattro grattacieli, nove abitazioni private, un edificio amministrativo, una chiesa, un ripetitore per cellulari e diverse automobili. Nella regione di Donetsk, due residenti di Druzhkivka e Kryvyi Rih sono morti. Altre sette persone sono rimaste ferite. Il numero delle vittime non include i dati relativi a Mariupol e Volnovakha, temporaneamente occupate. Sono stati colpiti sei insediamenti nella regione di Kharkiv. Un uomo e una donna sono rimasti feriti nel villaggio di Pisky-Radkivski, nella comunità di Borivska. I russi hanno utilizzato un missile, quattro bombe guidate, droni kamikaze Geran-2 e droni FPV.

Guerra in Ucraina – Tutte le notizie di oggi, 30 ottobre
Inizio diretta: 30/10/25 10:00
Fine diretta: 30/10/25 22:00
Mosca: "Pronti a stop ostilità per ingresso media a Pokrovsk e Kupyansk"

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha incaricato il ministero della Difesa di garantire l’accesso ai giornalisti stranieri alle zone in cui sostiene che le forze ucraine siano accerchiate. È quanto ha riferito il ministero russo della Difesa, che aggiunge che “il comando russo è pronto a cessare le ostilità in queste zone per 5-6 ore, se necessario, e a garantire corridoi di ingresso e uscita senza ostacoli per gruppi di rappresentanti dei media stranieri, compresi quelli ucraini, a condizione che siano garantite la sicurezza dei giornalisti e del personale militare russo”. “Il ministero della Difesa russo ha ricevuto l’ordine dal comandante supremo della Federazione Russa di garantire il libero passaggio ai giornalisti stranieri, compresi quelli ucraini, per visitare le zone in cui le truppe ucraine sono bloccate a Krasnoarmeysk, Dimitrov e Kupyansk”, ha riferito Mosca. Krasnoarmeysk è il nome russo usato per indicare Pokrovsk. Ieri Putin ha rivendicato che le forze russe avrebbero circondato quelle ucraine a Kupyansk e Pokrovsk, città chiave nell’est dell’Ucraina. Kiev ha smentito: un accerchiamento a Kupyansk è “pura fantasia” e a Pokrovsk la situazione è “dura ma sotto controllo”. Putin aveva anche indicato che la Russia è disposta a negoziare la resa delle truppe ucraine nelle due città: una visita dei media nelle zone consentirebbe ai giornalisti di vedere “le condizioni in cui si trovano le truppe ucraine circondate, in modo che la leadership politica dell’Ucraina possa prendere le decisioni del caso riguardo al destino dei propri cittadini, proprio come fecero una volta all’Azovstal”, aveva affermato ieri. Pokrovsk è una roccaforte chiave ucraina nella regione orientale di Donetsk e Kupyansk è un importante snodo ferroviario nella regione nord-orientale di Kharkiv. 

Zelensky: "Cina contribuisca a sforzi per pace, sanzioni funzionano"

“Abbiamo valutazioni di intelligence preliminari e dettagliate sull’impatto delle nuove sanzioni dei nostri partner contro la macchina bellica russa. Si tratta di molte informazioni, e sulla base di queste stiamo adattando la nostra comunicazione con i partner in vista di ulteriori misure restrittive. Le sanzioni contro le compagnie petrolifere stanno già causando perdite significative alla Russia. Prevediamo che, se la pressione su Mosca continuerà in modo coerente e deciso, le perdite derivanti dalle misure recentemente introdotte saranno di almeno 50 miliardi di dollari all’anno”. Lo ha scritto su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Abbiamo già ricevuto segnali che i nostri partner intendono adottare ulteriori pacchetti di sanzioni. I volumi di petrolio immessi sul mercato globale dai Paesi arabi possono certamente evitare qualsiasi destabilizzazione o aumento dei prezzi di cui la Russia parla per seminare paura”, ha aggiunto. “Abbiamo inoltre avviato un regolare scambio di dati con i principali Paesi riguardo persone e schemi russi che dovrebbero essere sanzionati. E i nostri partner stanno già prendendo in considerazione una parte significativa delle nostre proposte. Sono grato per questo. Le misure relative alla flotta di petroliere russa, di cui abbiamo discusso con i leader europei durante il recente incontro della Coalizione dei volenterosi, devono ora essere pienamente attuate”. ha spiegato Zelensky. “Oleh Ivashchenko, capo del Servizio di intelligence esterna dell’Ucraina, ha inoltre riferito sullo stato d’animo e sui piani a breve termine della leadership cinese alla luce della guerra della Russia contro il nostro Paese. È importante che la Cina contribuisca agli sforzi per fermare i continui tentativi della Russia di espandere e prolungare il conflitto. I nostri diplomatici riceveranno istruzioni pertinenti basate sulle informazioni provenienti dai recenti incontri nella regione. Ringrazio tutti coloro che ci stanno aiutando”, ha concluso il presidente ucraino. 

Kiev: "Russia intensifica ulteriormente gli attacchi su Pokrovsk"

Secondo le autorità ucraine, le truppe russe stanno intensificando ulteriormente i loro attacchi contro la città orientale di Pokrovsk. Le informazioni sono state confermate anche dal Comandante in Capo delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, su Telegram. L’Ucraina sta rafforzando le sue difese per respingere gli attacchi. “La massima priorità è salvare la vita dei nostri soldati”, ha aggiunto Syrskyi.

Russia attacca ancora infrastrutture energetiche, almeno due morti

La più recente ondata di droni e missili lanciata dalla Russia contro le infrastrutture energetiche ucraine ha provocato blackout e restrizioni in tutte le regioni del Paese, hanno riferito le autorità di Kiev. Il primo ministro ucraino ha definito la strategia di Mosca un “terrorismo energetico sistematico”. Secondo le autorità, gli attacchi, parte di una campagna quasi quotidiana contro la rete elettrica ucraina mentre si avvicinano le rigide temperature invernali, hanno causato almeno due morti e 17 feriti, tra cui diversi bambini di età compresa tra 2 e 16 anni. Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la Russia ha lanciato oltre 650 droni e più di 50 missili di vario tipo nell’ultimo attacco. Le città ucraine, che dipendono da sistemi pubblici centralizzati per l’acqua, il riscaldamento e la gestione delle acque reflue, hanno subito gravi interruzioni a causa dei blackout. Da mesi Mosca prende di mira queste infrastrutture nel tentativo di minare il morale della popolazione e ostacolare la produzione militare, a quasi quattro anni dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina. “La Russia continua il suo terrorismo energetico sistematico – colpisce la vita, la dignità e il calore degli ucraini alla vigilia dell’inverno. Il suo obiettivo è gettare l’Ucraina nell’oscurità; il nostro è mantenere la luce accesa”, ha affermato la prima ministra Yuliia Svyrydenko. “Per fermare questo terrore, l’Ucraina ha bisogno di più sistemi di difesa aerea, di sanzioni più dure e della massima pressione sulla Russia”, ha aggiunto, riferendosi ai tentativi diplomatici finora infruttuosi guidati dagli Stati Uniti per spingere Mosca verso un negoziato di pace. Nella regione meridionale di Zaporizhzhia, 17 persone, tra cui una bambina di due anni, sono rimaste ferite. I soccorritori hanno estratto un uomo dalle macerie di un edificio, ma è deceduto, ha riferito Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione regionale. Due impianti energetici sono stati danneggiati anche nella regione occidentale di Lviv, vicino al confine con la Polonia.

 

Zelensky: "Attacchi russi complessi e devastanti in molte regioni"

“In molte delle nostre regioni sono ancora in corso operazioni di emergenza e soccorso dopo l’attacco russo della scorsa notte. È stato un attacco complesso e combinato: il nemico ha usato più di 650 droni e oltre cinquanta missili di vario tipo, compresi quelli balistici e aeroballistici. Molti sono stati abbattuti, ma purtroppo ci sono stati colpi a segno”. Lo ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio su X dopo i pesanti attacchi russi sul Paese. “Edifici residenziali ordinari a Zaporizhzhia sono stati danneggiati, e c’è stata distruzione in un dormitorio. Decine di persone sono rimaste ferite in questo attacco, tra cui cinque bambini. Tragicamente, due persone sono state uccise. Le mie condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari. Le operazioni di soccorso continuano. A Ladyzhyn, un bambino di sette anni è stato gravemente ferito. Ci sono stati anche molti vili attacchi contro infrastrutture energetiche e civili in diverse regioni ù Vinnytsia, Kyiv, Mykolaiv, Cherkasy, Poltava, Dnipro, Chernihiv, Sumy, Ivano-Frankivsk e Lviv. Tutti i servizi necessari sono stati dispiegati sui luoghi colpiti. Bisogna fare ogni sforzo per ripristinare il più rapidamente possibile la fornitura di elettricità e acqua ovunque sia stata interrotta”, ha scritto Zelensky.

Cremlino: "Missile Burevestnik non rientra nei test nucleari"

I test condotti dalla Russia sul missile Burevestnik, dotato di propulsione nucleare, non rientrano tra le prove di armi nucleari vietate a livello internazionale. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sui recenti commenti del presidente statunitense Donald Trump, che ha ordinato al Pentagono di “riprendere immediatamente” i test nucleari statunitensi. “Se in qualche modo Trump si riferiva al test del Burevestnik come a una prova nucleare condotta da un Paese, ciò non può essere considerato un test nucleare in alcun modo. Tutti gli Stati sviluppano i propri sistemi di difesa, ma questo non costituisce un test nucleare”, ha sottolineato Peskov nel corso di un briefing con la stampa, come riporta Tass. In precedenza, il presidente Trump aveva annunciato di aver dato istruzioni al Pentagono per riprendere i test nucleari, senza tuttavia specificare se si trattasse di vere esplosioni di testate o di altri tipi di esperimenti.

Polonia fa decollare jet dopo attacchi russi su diverse regioni ucraine

L’aeronautica polacca ha fatto decollare caccia polacchi e alleati della Nato come misura preventiva dopo l’attacco russo a diverse regioni ucraine. Gli aeroporti regionali di Radom e Lublino sono stati temporaneamente chiusi per consentire alle forze armate di operare liberamente, ha comunicato l’Agenzia polacca per la navigazione aerea.

Zelensky: "Russia vuole distruggere tutto, aumentare pressione su Mosca"

“La Russia continua la sua guerra terroristica contro la vita stessa, ed è fondamentale che ogni vile attacco contro i civili si ritorca contro Mosca con conseguenze concrete ù sanzioni e vera pressione. Contiamo su Stati Uniti, Europa e Paesi del G7 perché non ignorino l’intento di Mosca di distruggere tutto. Servono nuovi passi per aumentare la pressione ù sull’industria petrolifera e del gas russa, sul suo sistema finanziario e attraverso sanzioni secondarie contro chi finanzia questa guerra. Ringrazio tutti coloro che lavorano per la pace”. Lo ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio su X dopo i pesanti attacchi russi sul Paese.

Mosca, liberati villaggi a Zaporizhzhia e nel Kharkiv

Nelle ultime 24 ore, unità delle Forze armate russe hanno liberato i villaggi di Krasnogorskoye nella regione di Zaporizhzhia e Sadovoye nella regione di Kharkiv, ha riferito il ministero della Difesa russo, come riporta Tass. Secondo il ministero della Difesa, le truppe russe hanno continuato ad avanzare in profondità nelle difese nemiche. Le forze dei gruppi orientale e occidentale sono riuscite a stabilire il controllo sulle aree popolate.

Polonia chiude due aeroporti dopo attacco russo su regioni ucraine

La Polonia ha chiuso gli aeroporti di Lublino e Radom, nella parte orientale del Paese, a causa del decollo di aerei militari in seguito all’attacco missilistico russo contro l’Ucraina. Lo ha riferito su X l’Agenzia polacca per il traffico aereo (Pazp), come riporta Ukrinform. “A causa della necessità di garantire la libertà d’azione dell’aviazione militare, gli aeroporti di Radom e Lublino sono rimasti chiusi per tutta la durata delle operazioni”, ha riferito l’agenzia.

Ucraina, interruzioni di corrente in tutto il Paese dopo attacco russo

Ukrenergo, l’operatore energetico statale ucraino, ha riferito che nella maggior parte delle regioni sono state introdotte interruzioni di corrente di emergenza a causa di un attacco su larga scala con missili e droni russi alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Come riporta Ukrainska Pravda, Ukrenergo ha dichiarato che i lavori di riparazione inizieranno non appena la situazione della sicurezza lo consentirà, spiegando che “Le interruzioni di emergenza saranno revocate non appena la situazione nel sistema elettrico si sarà stabilizzata”. L’operatore ha inoltre esortato i consumatori a usare l’elettricità con parsimonia.

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