L’Associated Press ha analizzato un video diffuso da Israele che accusa Hamas di aver inscenato il ritrovamento dei resti di un ostaggio a Gaza.
Il video mostra un sacco bianco per cadaveri gettato fuori da un edificio danneggiato in un’area scavata. Tre uomini mascherati vengono visti seppellire il sacco prima che un macchinario pesante lo trasporti in un’area vicina dove viene seppellito per la seconda volta. Gli uomini poi lo estraggono prima che vengano scattate delle foto del sacco.
L’Associated Press ha geolocalizzato il filmato e ne ha confermato la posizione. Non è stata tuttavia in grado di confermare la data o l’ora esatta in cui è stato girato, né se i resti fossero effettivamente all’interno del sacco per cadaveri.
I resti parziali restituiti a Israele lunedì 27 ottobre sono stati identificati come appartenenti a Ofir Tzarfati, che era stato rapito durante l’attacco guidato da Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. Tzarfati è stato ucciso in prigionia e il suo corpo è stato recuperato dalle truppe israeliane nel novembre 2023. Nel marzo 2024, la sua famiglia ha ricevuto altri resti per la sepoltura.
Il portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian ha definito la scena un “vergognoso inganno” e ha affermato che il sacco per cadaveri conteneva i resti parziali di Tzarfati. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha confermato in una nota scritta che una squadra era presente “in buona fede” e non era a conoscenza delle circostanze che hanno portato al ritrovamento dei resti.
