L’uragano Melissa tocca terra in Giamaica: è il più potente in 170 anni

L’uragano Melissa tocca terra in Giamaica: è il più potente in 170 anni
(AP Photo/Matias)Delacroix)

Le news sulla tempesta arrivata nel paese caraibico. Le autorità ai cittadini: “Andate nei rifugi”. Ponti e strade allagati

Melissa ha toccato terra in Giamaica come uragano di categoria 5, con venti che raggiungono i 295 chilometri orari. Lo riferisce il Centro nazionale Usa per gli uragani, che ha avvertito del rischio di devastanti inondazioni improvvise e numerose frane. Secondo le previsioni, la tempesta dovrebbe raggiungere la costa nella mattinata locale di martedì (Le prime immagini video) e attraversare l’isola in diagonale. Mentre Melissa era ancora in avvicinamento, con le strade della capitale Kingston quasi deserte, il vice presidente del Consiglio per la gestione dei rischi di catastrofi della Giamaica, Desmond McKenzie, aveva esortato la popolazione ad andare nei rifugi e a rimanere al chiuso. “Giamaica, non è il momento di essere coraggiosi”, ha detto. Le autorità giamaicane hanno però espresso preoccupazione che non ci fossero abbastanza persone che andavano nei rifugi: ne sono stati aperti oltre 130 in tutta l’isola, ma alla fine di lunedì meno di mille persone avevano ottemperato agli ordini di evacuazione. Secondo l’organismo di controllo Internet NetBlocks, sono state segnalate numerose interruzioni di Internet in tutta la Giamaica a causa dei venti che hanno abbattuto le linee elettriche, riporta la Cnn. L’emittente Usa scrive che ponti e strade in tutto il Paese sono stati allagati, comprese alcune delle principali arterie che conducono alle zone remote, secondo quanto riportato dall’Agenzia Nazionale dei Lavori Pubblici giamaicana in diversi post sui social media.

Si sposterà poi a Cuba e Bahamas

Si tratta dell’uragano più forte che abbia mai colpito l’isola da 174 anni a questa parte. I meteorologi hanno avvertito che Melissa dovrebbe poi raggiungere la parte orientale di Cuba nella tarda serata locale di martedì o nelle prime ore di mercoledì, per poi dirigersi verso le Bahamas sud-orientali. Non si prevede che l’uragano colpisca gli Stati Uniti. La tempesta, che si muove lentamente, ha causato la morte di 7 persone: almeno 3 persone in Giamaica, 3 persone ad Haiti e una persona nella Repubblica Dominicana, dove un’altra persona risulta ancora dispersa.

L’allarme del premier: “Le infrastrutture non reggeranno”

Il primo ministro della Giamaica, Andrew Holness, ha dichiarato di essere preoccupato per la capacità delle infrastrutture in alcune parti del Paese di resistere alla forza dell’uragano Melissa, che si sta dirigendo verso l’isola caraibica. “Si trova sulla costa meridionale della Giamaica da qualche giorno ed è probabile che si sposti verso nord”, ha detto Holness alla Cnn. “Questo significa che potrebbe avere un impatto sulle nostre coste, soprattutto sull’estremità occidentale della Giamaica”. Holness ha affermato di non credere che “in questa regione ci siano infrastrutture in grado di resistere a una tempesta di categoria 5, quindi potrebbero verificarsi notevoli disagi”.

Con l’uragano venti a 260 km/h

Melissa ha il suo centro a circa 205 chilometri a sud-sudovest di Kingston e a circa 505 chilometri a sud-sudovest di Guantanamo, a Cuba, secondo quanto riportato dal Centro Nazionale Uragani degli Stati Uniti di Miami. I venti massimi rilevati sono sostenuti, a 260 km/h, e si muoveva verso ovest a 6 km/h. La categoria 5 è la più alta sulla scala Saffir-Simpson, con venti sostenuti superiori a 250 km/h. Melissa è l’uragano più forte della storia recente ad aver colpito direttamente la piccola nazione caraibica.

“Voglio esortare i giamaicani a prendere la situazione sul serio”, aveva dichiarato Desmond McKenzie, vicepresidente del Disaster Risk Management Council dell’isola. “Non giocate d’azzardo con Melissa. Non è una scommessa sicura”. Evan Thompson, direttore principale del servizio meteorologico giamaicano, ha avvertito che le operazioni di bonifica e la valutazione dei danni sarebbero state notevolmente ritardate a causa delle previste frane, inondazioni e strade bloccate. Gilbert era un uragano di categoria 3 quando colpì l’isola nel 1988 e due recenti tempeste di categoria 4, Ivan e Beryl, non hanno toccato terra, ha aggiunto Thompson.

“Non prendete decisioni avventate”, ha avvertito Daryl Vaz, ministro dei trasporti giamaicano. “Ci troveremo in un momento molto, molto grave nei prossimi giorni”.

Nella Repubblica Dominicana oltre 3.700 sfollati

Nella Repubblica Dominicana, lunedì è stato ordinato a scuole e uffici governativi di rimanere chiusi in quattro delle nove province ancora in stato di allerta rossa. Melissa ha danneggiato più di 750 abitazioni in tutto il paese, provocando lo sfollamento di oltre 3.760 persone. Le inondazioni hanno inoltre impedito l’accesso ad almeno 48 comunità, hanno affermato le autorità.

Nella vicina Haiti, la tempesta ha distrutto i raccolti in tre regioni, inclusi 15 ettari (37 acri) di mais, in un momento in cui almeno 5,7 milioni di persone, più della metà della popolazione del Paese, sta vivendo livelli di fame critici, con 1,9 milioni di persone che si trovano ad affrontare livelli di fame di emergenza.

© Riproduzione Riservata