Gaza, resti consegnati da Hamas sono di corpo recuperato 2 anni fa. Ira Netanyahu: convocata riunione urgente – La diretta

Gaza, resti consegnati da Hamas sono di corpo recuperato 2 anni fa. Ira Netanyahu: convocata riunione urgente – La diretta
Le operazioni di ricerca dei corpi degli ostaggi israeliani sotto le macerie nella Striscia di Gaza (foto AP/Jehad Alshrafi)

In Israele la Knesset discuterà un disegno di legge per stabilire la pena di morte per i terroristi

Prosegue la fragile tregua nella Striscia di Gaza. Nella serata di ieri, lunedì, Hamas ha annunciato la restituzione a Israele del corpo di un altro ostaggio ma oggi, secondo quanto riportano i media israeliani, si ritiene che nella bara consegnata a Israele ci siano i resti di un prigioniero la cui salma era già stata restituita. Intanto tre militanti palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania. E nello Stato ebraico si discuterà alla Knesset una legge per stabilire la pena di morte per i terroristi. Ecco tutte le notizie di oggi 28 ottobre in diretta.

Gaza, le notizie in diretta del 28 ottobre
Inizio diretta: 28/10/25 07:00
Fine diretta: 28/10/25 23:45
Media: "Resti consegnati ieri sono di Ofir Tzarfati: il corpo recuperato 2 anni fa"

I resti consegnati ieri da Hamas sono dell’ostaggio Ofir Tzarfati, il cui corpo fu recuperato dall’esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza nel dicembre 2023, meno di due mesi dopo il suo rapimento durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre. La famiglia di Tzarfati è stata informata dai rappresentanti militari che erano stati restituiti altri resti del suo corpo. L’ufficio del Primo Ministro israeliano ha affermato in una nota che “si tratta di una chiara violazione dell’accordo” da parte di Hamas, in quanto è obbligata a restituire i corpi dei 13 ostaggi uccisi e che ancora si trovano nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel.

Media: Hamas sta inscenando ritrovamento resti ostaggi

Un drone dell’esercito israeliano (Idf), operativo ieri in un’area in cui erano in corso degli scavi nei pressi del quartiere di Daraj-Tufah, nella parte orientale di Gaza City, ha ripreso alcuni terroristi che deponevano il corpo di una vittima rapita in una fossa scavata da un trattore e lo ricoprivano di terra“. L’Idf non ha ancora pubblicato il filmato, ma secondo le testimonianze dei riservisti, i militanti palestinesi di Hamas hanno prelevato la vittima rapita da un appartamento vicino e, poco dopo averla seppellita nella fossa, hanno chiamato la Croce Rossa. È quanto rivela la radio Galei Tzahal.

Medico: oltre 70mila persone a Gaza affette da epatite C

Il medico dell’ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella Striscia di Gaza, Khalil al-Daqran, ha detto ad Al Jazeera Arabic che più di 70.000 persone a Gaza sono infette dall’epatite C e necessitano di cure urgenti fuori dalla Striscia. “Chiediamo l’apertura immediata dei valichi per limitare la diffusione di malattie epidemiche a Gaza”, ha affermato al-Daqran.

Ben Gvir e Smotrich: "Distruggere completamente Hamas dopo le violazioni"

I ministri di estrema destra israeliani chiedono al primo ministro Benjamin Netanyahu di intervenire per garantire la distruzione di Hamas, dopo che il gruppo palestinese sembra aver consegnato resti di un ostaggio già precedentemente restituito anziché il corpo di uno degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. “Il fatto che Hamas continui a giocare e non trasferisca immediatamente tutti i corpi dei nostri caduti è di per sé la prova che l’organizzazione terroristica è ancora in piedi“, ha affermato il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, “ora non abbiamo più bisogno di ‘estrarre un prezzo da Hamas’ per le violazioni. Dobbiamo distruggerla completamente, una volta per tutte, in conformità con l’obiettivo centrale definito per la Guerra di Rinascita”. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha scritto a Netanyahu per chiedere “una discussione al fine di formulare un pacchetto di risposte energiche e determinate e per garantire la nostra adesione all’obiettivo centrale della guerra: la distruzione di Hamas e la rimozione della minaccia proveniente da Gaza verso i cittadini di Israele”. Lo riporta il Times of Israel.

Netanyahu convoca riunione urgente dopo "violazioni Hamas"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione urgente in risposta alle presunte violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei corpi degli ostaggi e in seguito alla valutazione secondo cui Hamas avrebbe consegnato ieri i resti di una persona il cui corpo era già stato restituito. Israele sta valutando diverse opzioni per rispondere alle violazioni, tra cui l’ampliamento della Linea Gialla sotto il controllo dell’esercito israeliano (Idf). Lo riporta Ynet.

Israele: "Uccisi 3 militanti palestinesi in Cisgiordania"

Le autorità israeliane hanno dichiarato di aver ucciso tre militanti palestinesi questa mattina durante un’operazione nella parte settentrionale della Cisgiordania occupata. La polizia israeliana ha affermato che i tre uomini sono stati uccisi mentre uscivano da una caverna vicino a Jenin. Secondo, l’esercito israeliano (Idf), i militanti “hanno preso parte ad attività terroristiche a Jenin”. Due sono stati uccisi nella prima raffica di colpi. Il terzo, rimasto ferito, è stato ucciso poco dopo. Una precedente dichiarazione aveva riferito che l’esercito israeliano aveva effettuato un attacco aereo poco dopo per distruggere la grotta.

Media: in bara consegnata ieri da Hamas resti di un ostaggio già restituito

Secondo quanto appreso dal Times of Israel, si ritiene che la bara consegnata ieri sera da Hamas a Israele contenga i resti di un ostaggio il cui corpo era già stato riportato in Israele per la sepoltura. I resti non appartengono quindi a nessuno dei 13 ostaggi i cui cadaveri sono ancora nella Striscia di Gaza.

Pizzaballa: "Futuro di Gaza non spetta ai leader che l'hanno distrutta"

Gaza volta pagina ma serve un salto generazionale e decidere sul suo futuro non spetta alle leadership che hanno reso la Striscia un cumulo di macerie“. Così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, membro in Vaticano dei dicasteri per le Chiese Orientali e per I’Unità dei Cristiani, in un’intervista a La Stampa. “La ricostruzione di Gaza – spiega – non la faranno Kushner o Blair. La ricostruzione vera la faranno quei volontari che nel territorio, uno dopo l’altro, sporcandosi le mani saranno capaci di ricostruire il tessuto civile e umano che la guerra ha distrutto”.

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