Francia, omicidio della 12enne Lola: ergastolo per Dahbia Benkired

Francia, omicidio della 12enne Lola: ergastolo per Dahbia Benkired
Polizia Photo by: Patrick Seeger/picture-alliance/dpa/AP Images

Il corpo della giovane fu trovato il 14 ottobre 2022 in un baule a Parigi

È stata condannata all’ergastolo senza possibilità di riduzione della pena in Francia Dahbia Benkired, 27 anni, unica imputata nel processo per l’uccisione dell’allora 12enne Lola Daviet, stuprata e torturata prima di essere uccisa a Parigi nell’ottobre del 2022. Lo riportano i media francesi. Si tratta della pena che era stata richiesta dalla procura. “Signora Benkired, la Corte e la giuria hanno risposto sì a tutte questioni”, ha detto il presidente della Corte, “lei è stata dichiarata colpevole di stupro, colpevole di atti di tortura e barbarie, considerando che tali atti sono stati commessi mentre Lola Daviet era ancora in vita, lei è anche colpevole dell’omicidio di Lola Daviet, preceduto da atti di tortura e barbarie”. “In assenza di patologie psichiatriche, gli esperti hanno ritenuto che lei sia una persona molto pericolosa”, ha aggiunto.

Il corpo della ragazzina, scomparsa mentre tornava da scuola, fu trovato il 14 ottobre 2022 in un baule vicino a un edificio nel 19esimo arrondissement di Parigi dove viveva con la sua famiglia. Benkired, nata nel 1998 ad Algeri, senza fissa dimora, si trovava irregolarmente in Francia dal 2019. All’epoca dei fatti era ospitata dalla sorella maggiore Friha Benkired nello stesso palazzo dove viveva la 12enne. Nelle sue ultime parole, l’imputata aveva chiesto nuovamente “perdono”. “È orribile quello che ho fatto”, ha detto. L’avvocato difensore, durante l’arringa, aveva affermato di ritenere che la sua assistita fosse “colpevole di stupro e omicidio”, ma non di “atti di tortura e barbarie”.

Gli psichiatri: “Nessun disturbo mentale”

Ieri hanno testimoniato degli esperti psichiatri. Interrogati sulla salute mentale dell’imputata, non hanno identificato alcun disturbo mentale. Benkired ha detto poco prima che la corte si riunisse per deliberare: “Chiedo perdono, quello che ho fatto è orribile. È tutto ciò che ho da dire”.  Tra le dichiarazioni sconnesse e l’atteggiamento freddo, l’imputata è stata spesso confusa durante questa settimana di processo. Per giustificare il suo crimine, ha fornito diverse spiegazioni mutevoli, finendo per evocare la sua relazione tossica con un ex compagno che era fisicamente e verbalmente violento nei suoi confronti. Lola sarebbe stata una vittima collaterale del suo “odio” verso quest’uomo. Gli esperti psichiatrici hanno rilevato tratti di una personalità psicopatica.

“Un’ora e 37 minuti di sofferenza”

 Il pubblico ministero ha riassunto davanti alla Corte d’Assise di Parigi il calvario di Lola Daviet. Le violenze contro di lei per mano di Dahbia Benkired sono avvenute nell’appartamento al sesto piano. Lola fu trascinata nell’ascensore da Benkired. “La trappola si chiude su di lei e non potrà più scappare. È lì che inizia il calvario”, ha affermato il pm, “1 ora e 37 minuti per tre reati. Dahbia Benkired la violenterà, la torturerà, la ucciderà per asfissia, poi cercherà di smembrarla e di sbarazzarsi del cadavere. 1 ora e 37 minuti per un’eternità di sofferenza per Lola e che dimostra tutta la determinazione dell’imputato”.

© Riproduzione Riservata