Donald Trump continua a fare pressioni su Volodymyr Zelensky affinché accetti le condizioni poste dalla Russia. “Se Putin lo vuole, ti distruggerà”, avrebbe detto il presidente statunitense al leader di Kiev, secondo quanto riferito da un funzionario europeo a conoscenza dell’incontro tra i due. Tuttavia, il capo della Casa Bianca ha affermato lui stesso che non hanno discusso di una eventuale cessione del Donbass a Mosca. “Credo che il 78% del territorio sia già occupato dalla Russia. Potranno mettersi d’accordo più avanti”, ha spiegato Trump.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato al Parlamento ucraino (Verkhovna Rada) proposte di legge per l’estensione della legge marziale e della mobilitazione in Ucraina. Attualmente le due misure sarebbero in vigore fino al 5 novembre, ma Zelensky ha proposto di prorogarle di 90 giorni, ovvero fino al febbraio 2026. Lo riporta Rbc-Ucraina. Il voto su questa proposta di legge è previsto per domani, 21 ottobre.
“I media italiani stanno pubblicando sempre più spesso articoli sulla partecipazione dell’Italia all’elaborazione da parte della Commissione europea di un piano per l’utilizzo delle riserve auree russe ‘congelate’ nelle giurisdizioni europee per concedere al regime di Kiev il cosiddetto ‘credito di riparazione’”. È quanto afferma in un post pubblicato sui profili social dell’ambasciata di Russia in Italia, l’ambasciatore russo Alexey Paramonov.
“Qualsiasi azione non concordata con le riserve russe ‘congelate’ sarà qualificata dalla parte russa come furto, indipendentemente dai sotterfugi pseudo-legali della Commissione europea, che sono per definizione nulli dal punto di vista del diritto internazionale e contrattuale”, ha aggiunto.
“Si spera che la leadership italiana trovi la forza di dare prova di buon senso, come è già successo più volte nella storia, analizzi attentamente la situazione, valuti correttamente tutti i rischi e prenda una decisione nell’interesse dei propri cittadini, che, nonostante l’ostilità artificiosamente alimentata nei confronti della Russia, continuano per la maggior parte a credere nel futuro delle relazioni russo-italiane e desiderano il loro rapido ripristino e la loro normalizzazione, come confermato dal fatto che molte aziende e strutture finanziarie italiane continuano a operare in Russia”.
“La complicità dell’Italia in un simile reato finanziario rischia di ostacolare in modo significativo per molti anni la possibilità di ripristinare la cooperazione commerciale ed economica con la Russia”, conclude Paramonov.
Il presidente russo, Vladimir Putin, dovrebbe essere arrestato al suo arrivo a Budapest? “Penso che sia una domanda puramente giornalistica. Sappiamo tutti che non accadrà, anche se dovrebbe. Onestamente, non vedo la necessità di commentare oltre. Se Putin arrivasse lì su invito del presidente degli Stati Uniti, mi è difficile immaginare che una situazione del genere possa verificarsi”. Lo dice il viceministro degli Esteri polacco Ignacy Niemczycki al suo arrivo al Consiglio esteri a Lussemburgo.

“Siamo vicini a una possibile fine della guerra. Ve lo dico con certezza. Questo non significa che finirà sicuramente, ma il presidente Trump ha ottenuto molto in Medio Oriente e, su questa scia, vuole porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina”. È quanto ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando ai giornalisti, come riporta Rbc-Ucraina. “Stiamo adottando alcune misure in questo senso, come i Tomahawk, ecc., e si tratta di misure nuove che mettono davvero sotto pressione la Russia”, ha sottolineato Zelensky.
“È assolutamente necessario che parliamo ora di come fermare questa guerra, ma può essere fatto solo con l’Ucraina e non senza l’Ucraina. L’Ucraina deve sedersi al tavolo delle trattative. Altrimenti, non si può parlare di un accordo equo”. Lo ha detto il ministro di Stato tedesco per l’Europa, Gunther Krichbaum, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri Ue a Lussemburgo.
“Questo può essere garantito solo quando gli interessi dell’Ucraina sono rappresentati, e può essere fatto solo con l’Ucraina stessa. L’Ucraina deve avere voce in capitolo. È importante che ci siano colloqui di questo livello ma è altrettanto importante includere l’Ucraina”, ha detto ancora Krichbaum, che sulla possibile presenza del presidente russo, Vladimir Putin, a Budapest e la necessità eventuale di attuare il mandato di arresto internazionale nei suoi confronti, ritiene che “l’Ungheria non condividerà il mio punto di vista”.
“E’ utile che le autorità americane possano continuare i loro scambi e discussioni con le autorità russe. Ma sia chiaro, la presenza di Vladimir Putin sul territorio dell’Unione Europea ha senso solo se porta a un cessate il fuoco immediato e incondizionato. Inoltre, Putin ha interesse ad accettare il principio di un cessate il fuoco immediato, perché il tempo non è a suo favore”. Lo dice il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo.
“Il regime di Vladimir Putin – aggiunge – sta fallendo militarmente, politicamente ed economicamente”, “la sua economia è in agonia, soffocata dallo sforzo bellico in Ucraina, dagli attacchi ucraini che hanno bloccato un quinto della capacità di raffinazione russa e poi dalle sanzioni a cui Vladimir Putin continua a sottoporre il suo stesso popolo”.

“Oggi proporrò di iniziare a lavorare su un 20esimo pacchetto di sanzioni che prenderà di mira gli attori, gli Stati che continuano, direttamente o indirettamente, a sostenere lo sforzo bellico russo”. Lo dice il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. “Continueremo – aggiunge – a fare pressione su quella che viene definita la flotta fantasma della Russia, cioè quelle navi che consentono alla Russia di continuare a esportare il suo petrolio nonostante le sanzioni e le restrizioni che abbiamo deciso insieme ai nostri partner del G7. Impediremo la circolazione di queste navi, dopo averle sanzionate, in collaborazione con i paesi membri della coalizione dei volenterosi”.
“E’ evidente che Putin non vuole la pace. Vuole avere il potere, e certamente Zelensky non ha bisogno dell’aiuto dell’Occidente per arrendersi, ma al contrario, Zelensky ha bisogno dell’aiuto di tutti noi per proteggere ciò che abbiamo qui: la libertà e la libera scelta delle persone. Quindi, ovviamente, come Europa, continueremo a sostenere fermamente l’Ucraina”. Lo afferma la ministra degli Esteri della Finlandia, Elina Valtonen, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri a Lussemburgo. “Dobbiamo fare di più” e “dobbiamo aiutare l’Ucraina nella difesa aerea, ma anche con capacità a lungo raggio”, aggiunge.

“Vediamo gli sforzi del presidente Trump per portare la pace in Ucraina. Certo, tutti questi sforzi sono benvenuti, ma non vediamo la Russia desiderare davvero la pace. La Russia capisce solo la forza e negozia solo quando è realmente in grado di negoziare. Quindi, al momento, non lo vediamo ancora”. Lo afferma l’Alta rappresentante Ue per la politica estera al suo arrivo al Consiglio Affari esteri a Lussemburgo.
“Ecco perché stiamo discutendo cosa possiamo fare di più. Ci aspettiamo questa settimana di adottare anche il pacchetto di 19 sanzioni. Purtroppo, non oggi, ma abbiamo anche una riunione dei leader in programma giovedì. E poi, cosa possiamo fare di più, anche per quanto riguarda la flotta ombra? Stiamo discutendo con gli Stati membri su come coordinare meglio le nostre azioni riguardo alla flotta ombra”, aggiunge.

Durante l’incontro con l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, Donald Trump non ha discusso di questioni relative a una eventuale cessione del Donbass alla Russia. Lo ha detto lo stesso presidente americano. “Credo che il 78% del territorio sia già occupato dalla Russia – ha spiegato Trump – Potranno mettersi d’accordo più avanti”.