Il cessate il fuoco a Gaza è appeso a un filo. L’ufficio stampa del governo della Striscia ha affermato che sono almeno 97 i palestinesi uccisi da quando è entrata in vigore la tregua, il 10 ottobre scorso. Mentre sarebbero complessivamente 80 le violazioni da parte di Israele. Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato affermando che la cessazione delle ostilità è ancora “in vigore”. Meno ottimista il suo vice, JD Vance, secondo cui mantenere la pace “sarà complicato” e che “ci saranno alti e bassi”.
“Bisogna mantenere le sanzioni a Israele”, finora “non abbiamo ottenuto molte cose rispetto agli obiettivi fissati”, sì c’è stata la “liberazione degli ostaggi” e “l’entrata degli aiuti” ma è “tutto molto fragile” e abbiamo visto come l’ingresso degli aiuti sia stato sospeso “con una rapidità che non ci possiamo permettere”. Lo ha detto il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell’Ue a Lussemburgo. “Siamo molto lontani dal poter ritirare queste sanzioni a Israele”, ha aggiunto.
L’esercito israeliano (Idf) ha affermato di aver aperto il fuoco su diversi “terroristi palestinesi” che questa mattina si sono avvicinati alle truppe nella parte orientale di Gaza City. “Le forze hanno aperto il fuoco sui terroristi che hanno attraversato la Linea Gialla per eliminare la minaccia alle truppe”, ha dichiarato l’esercito.
Secondo l’Idf, in un primo incidente, diversi agenti sono stati identificati mentre attraversavano la Linea Gialla, oltre la quale i militari si sono ritirati in base ai termini dell’attuale cessate il fuoco, nel quartiere di Shejaiya, e “rappresentavano una minaccia imminente” per le truppe. Poco dopo, l’esercito israeliano ha riferito che un altro gruppo di terroristi ha oltrepassato la Linea Gialla a Shejaiya, rappresentando una minaccia per le truppe. I soldati hanno nuovamente aperto il fuoco contro gli agenti per “allontanare la minaccia”. Lo riporta il Times of Israel.
Due palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dell’esercito israeliano (Idf) nel quartiere Tuffah di Gaza City. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa, citando una fonte medica dell’ospedale arabo al-Ahli.
L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il principale consigliere della Casa Bianca Jared Kushner sono atterrati in Israele. Lo riporta il Times of Israel. La loro visita fa parte di un’azione degli Stati Uniti per impedire che il cessate il fuoco appena instaurato a Gaza si deteriori ulteriormente.
Steve Witkoff e Jared Kushner, inviati del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la guerra a Gaza, hanno parlato nel programma della CBS ’60 Minutes’ del loro incontro con l’alto funzionario di Hamas Khalil al-Hayya, il cui figlio è stato ucciso nell’attacco israeliano a Doha, in Qatar. Witkoff ha ricordato: “Gli abbiamo espresso le nostre condoglianze per la perdita del figlio, gli ho detto che anche io ho perso un figlio e che eravamo entrambi membri dello stesso pessimo club: i genitori che seppelliscono i propri figli”.
Kushner ha affermato che la conversazione tra loro ha avuto un impatto sui negoziati: “Quando Steve e al-Hayya hanno parlato dei loro figli, si è passati dal negoziare con un’organizzazione terroristica al vedere due persone che mostravano una sorta di vulnerabilità reciproca”.
L’ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 97 palestinesi dall’entrata in vigore del cessate il fuoco nella Striscia, il 10 ottobre. L’ufficio ha aggiunto in una nota di aver documentato 80 violazioni della tregua da parte di Israele, che a suo dire costituiscono una palese violazione del diritto internazionale umanitario. “Queste violazioni spaziano dal fuoco diretto contro i civili ai bombardamenti e agli attacchi deliberati, all’uso di attacchi aerei simultanei e all’arresto di numerosi civili”, si legge nella nota, “queste pratiche riflettono il continuo approccio aggressivo dell’occupazione, il suo chiaro desiderio di escalation sul campo e la sua costante sete di sangue e uccisioni”. Lo riporta Al Jazeera.

Mantenere il cessate il fuoco tra Israele e Hamas “sarà complicato”. Lo ha detto il vicepresidente americano, Jd Vance, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Nel migliore dei casi – ovvero se questa cosa produrrà davvero quella pace sostenibile a lungo termine che il presidente e io speriamo – ci saranno alti e bassi”, ha aggiunto Vance. “Riteniamo comunque che questa sia la migliore possibilità di raggiungere una pace sostenibile. Ma anche se ciò avvenisse, ci saranno alti e bassi e dovremo monitorare la situazione”, ha spiegato ancora.

Il cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas è ancora “in vigore” e “vogliamo assicurarci che sia molto pacifico”. Lo ha detto il presidente americano, Donald Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One. Hamas, ha riconosciuto Trump, “è stata piuttosto turbolenta, ha sparato qualche volta”. Ma il leader di Washington ha suggerito che questi incidenti potrebbero essere stati provocati da frange “ribelli” all’interno dell’organizzazione, piuttosto che dai suoi capi.