I gioielli di Napoleone trafugati da una banda di rapinatori al Louvre a Parigi domenica mattina non sono il primo episodio di questi tipo avvenuto nel museo più famoso del mondo. L’istituzione della capitale francese ha una lunga storia di furti. Il più famoso risale al 1911, quando il quadro della Gioconda scomparve dalla sua cornice. Fu rubata da Vincenzo Peruggia, un ex dipendente che si nascose all’interno del museo e uscì con il dipinto sotto il cappotto. L’opera fu recuperata due anni dopo a Firenze, un episodio che contribuì a rendere il ritratto di Leonardo da Vinci l’opera d’arte più famosa al mondo.
Nel 1983 trafugate due armature rinascimentali
Nel 1983, due armature rinascimentali furono rubate dal Louvre e recuperate solo quasi quarant’anni dopo. La collezione del museo porta anche l’eredità dei saccheggi dell’era napoleonica che continuano ancora oggi a suscitare dibattiti sulla restituzione. Il Louvre ospita oltre 33.000 opere che spaziano dall’antichità, alla scultura e alla pittura, dalla Mesopotamia, all’Egitto e al mondo classico, fino ai maestri europei. Tra le sue attrazioni principali figurano la Gioconda, la Venere di Milo e la Vittoria alata di Samotracia. La Galerie d’Apollon, dove è avvenuto il furto di oggi, espone una selezione dei gioielli della corona francese.