Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sarebbe stato violato. Lo riporta Al Jazeera riferendo che l’esercito israeliano ha ucciso 11 membri di una famiglia, tra cui sette bambini e tre donne, nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Il portavoce della protezione civile della Striscia Mahmoud Basal ha affermato che stavano cercando di raggiungere la loro casa per ispezionarla. Il bilancio dei morti palestinesi, dal 7 ottobre 2023, ha superato quota 68mila. Intanto il premier israeliano Benjamin Netanyahu avverte Hamas e chiede di consegnare i corpi degli ostaggi così come previsto dall’accordo. L’ultima salma restituita appartiene al 75enne Eliyahu Margalit.
L’ambasciata palestinese in Egitto ha annunciato che il valico di frontiera di Rafah riaprirà lunedì per consentire il rientro di chi voglia tornare a Gaza. “Il numero di persone che si sono registrate per tornare a Gaza è molto elevato”, ha dichiarato ad Associated Press Naji al-Naji, consigliere culturale dell’ambasciata, senza specificare il numero. Al momento non ci sono commenti in merito da parte di Israele. Il valico è per Gaza l’unica via di accesso al mondo esterno che prima della guerra non era controllata da Israele. È chiuso da maggio del 2024, quando Israele ne ha assunto il controllo del lato di Gaza.
Sulle cause del conflitto tra israeliani e palestinesi “abbiamo lasciato la narrativa agli estremisti: Hamas e i coloni”, ma per raggiungere la pace servirebbe “una leadership con visione, sia politica che religiosa e in questo momento non la vedo” e “sia Israeliani che palestinesi sono molto divisi”. Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, in collegamento con il festival ‘Luce!’, in corso a Palazzo Vecchio a Firenze.

“Non possiamo separare Gaza dalla Cisgiordania, sono parti di uno stesso popolo”. Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, in collegamento con il festival ‘Luce!’, in corso a Palazzo Vecchio a Firenze. “La nostra generazione deve preparare le condizioni perché la prossima generazione possa parlare di pace in modo credibile”, ha aggiunto il cardinale. Secondo il patriarca di Gerusalemme, quello che è stato fatto in questi giorni per la pace “era il primo passo necessario, ora dobbiamo vedere se siamo capaci di fare i prossimi passi decisivi”. Pizzaballa, infine, ha concluso affermando che “con la forza si riesce a imporre qualcosa ma è una visione miope perché poi il castello crolla”.
Più di 68.000 palestinesi sono stati uccisi nella guerra tra Israele e Hamas, ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza. Il numero dei morti è aumentato da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, più di una settimana fa, ha aggiunto. La maggior parte dei nuovi cadaveri è stata ritrovata durante le operazioni di recupero sotto le macerie.
Una nave ha preso fuoco nel Golfo di Aden al largo dello Yemen dopo essere stata colpita, secondo quanto riferito dall’esercito britannico. L’incidente è avvenuto mentre i ribelli Houthi stavano attaccando le navi attraverso il corridoio del Mar Rosso. I ribelli non hanno al momento rivendicato l’attacco. La società di sicurezza marittima Ambrey ha descritto la nave come una petroliera che era “in viaggio da Sohar, Oman, a Gibuti”. Ha affermato che le comunicazioni radio suggerivano che l’equipaggio si stesse preparando ad abbandonare l’imbarcazione.

Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha in programma di recarsi lunedì in Israele per discutere dei progressi dell’accordo per il ritorno degli ostaggi uccisi a Gaza e la fine della guerra. Ne ha dato notizia il canale tv Channel 12. Vance discuterà anche del passaggio alla seconda fase del piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che riguarda il disarmo di Hamas e l’istituzione di un’autorità alternativa per amministrare Gaza.
L’emittente qatariota Al Jazeera ha riferito che l’esercito israeliano ha ucciso 11 membri di una famiglia palestinese a Gaza, in quella che sarebbe la più mortale violazione del fragile cessate il fuoco entrato in vigore otto giorni fa. Secondo la protezione civile di Gaza l’attacco è avvenuto venerdì sera, quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro un veicolo civile che trasportava la famiglia Abu Shaaban nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Sette bambini e tre donne sono stati uccisi mentre la famiglia tentava di raggiungere la loro casa per ispezionarla, ha detto il portavoce della protezione civile Mahmoud Basal in una dichiarazione.
La protezione civile, che opera sotto il ministero dell’Interno gestito da Hamas, ha affermato che l’auto ha attraversato un’area controllata da Israele nella parte orientale di Gaza e ha sostenuto che le forze israeliane avrebbe potuto avvertire le persone in modo non letale. Il gruppo ha recuperato i corpi sabato con il coordinamento delle Nazioni Unite, ha affermato.
L’esercito israeliano, riferisce Associated Press, ha dichiarato di aver visto un “veicolo sospetto” attraversare la linea gialla e avvicinarsi alle truppe dell’esercito. Ha affermato di aver sparato colpi di avvertimento e che il veicolo ha comunque continuato ad avvicinarsi in modo tale da rappresentare una “minaccia imminente”. L’Idf ha sostenuto di aver agito in conformità con l’accordo di cessate il fuoco.

L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha esortato Hamas a rispettare l’accordo e a restituire i resti degli altri 18 ostaggi uccisi che si trovano ancora a Gaza. Il governo è “determinato, impegnato e lavora instancabilmente” per riportare indietro tutti gli ostaggi morti per la sepoltura, Hamas è “tenuto a rispettare i suoi impegni con i mediatori e a restituirli come parte dell’attuazione dell’accordo”, ha affermato l’ufficio di Netanyahu in una nota riportata dal Times of Israel.
Il governo ha confermato poi che l’ultimo corpo consegnato da Hamas appartiene al 75enne Eliyahu Margalit. “Il governo di Israele condivide il profondo dolore della famiglia Margalit e di tutte le famiglie degli ostaggi caduti”, ha aggiunto.
Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha riferito che il corpo restituito da Hamas durante la notte è stato identificato come quello di Eliyahu ‘Churchill’ Margalit, 75 anni. Margalit era stato assassinato dai militanti di Hamas nel kibbutz Nir Oz il 7 ottobre 2023 e il suo corpo era stato portato via. Ne dà notizia Times of Israel. Nella Striscia di Gaza restano ancora i corpi di 18 ostaggi.