Nobel per la pace 2025 a Maria Corina Machado. La leader dell’opposizione venezuelana: “Lo dedico al mio popolo e a Trump”

Nobel per la pace 2025 a Maria Corina Machado. La leader dell’opposizione venezuelana: “Lo dedico al mio popolo e a Trump”
Maria Corina Machado (oto AP/Ariana Cubillos)

La vincitrice del premio ringrazia il presidente Usa “per il suo decisivo sostegno alla nostra causa”

Il premio Nobel per la pace 2025 è stato assegnato alla venezuelana Maria Corina Machado. Il riconoscimento, si legge nella motivazione, le è stato conferito “per il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”. Trapela la delusione della Casa Bianca, che si scaglia contro il Comitato.

Machado: “Lo dedico al popolo venezuelano e a Trump”

“Questo riconoscimento della lotta di tutti i venezuelani” – il premio Nobel per la pace – “è uno stimolo per concludere il nostro compito: conquistare la Libertà. Siamo alle soglie della vittoria e oggi, più che mai, contiamo sul Presidente Trump, sul popolo degli Stati Uniti, sui popoli dell’America Latina e sulle nazioni democratiche del mondo come nostri principali alleati per raggiungere la Libertà e la democrazia”. Lo ha scritto su X Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana che si è aggiudicata il Nobel per la pace. “Dedico questo premio al popolo sofferente del Venezuela e al Presidente Trump per il suo decisivo sostegno alla nostra causa”, ha aggiunto.

Machado: chi è la vincitrice del Nobel

Machado, politica e attivista, è leader dell’opposizione in Venezuela. Fondatrice del partito politico liberale Vente Venezuela, è stata deputata dell’Assemblea Nazionale dal 2011 al 2014. “Negli ultimi dodici mesi, è stata costretta a vivere nascosta. Nonostante le gravi minacce alla sua vita, è rimasta nel Paese, una scelta che ha ispirato milioni di persone”, ha dichiarato Jorgen Watne Frydnes, presidente del Comitato del premio Nobel. “Quando gli autoritari prendono il potere, è fondamentale riconoscere i coraggiosi difensori della libertà che si alzano e resistono”, ha aggiunto.

Dopo essere stata eletta deputata, la 58enne di Caracas, che ha denunciato più volte le violazioni dei diritti umani e le manipolazioni elettorali in Venezuela, è stata in seguito destituita e inabilitata dalle autorità per la sua opposizione al regime. Nel 2023 ha vinto le primarie in vista delle presidenziali ma i funzionari elettorali le hanno impedito la candidatura e la sfida contro Nicolas Maduro. L’attivista ha quindi guidato la campagna politica per Edmundo Gonzalez Urrutia. Nel 2024 il Parlamento europeo ha assegnato a Machado e Urrutia il Premio Sakharov per la libertà di pensiero.

Nobel per la pace 2025 a Maria Corina Machado. La leader dell’opposizione venezuelana: “Lo dedico al mio popolo e a Trump”
Maria Corina Machado durante una protesta contro Nicolas Maduro, Caracas, Venezuela, 9 gennaio 2025 (AP Photo/Ariana Cubillos, File)

Machado: “Sono sotto shock, non ci posso credere”

“Sono sotto shock”, ha detto la politica e attivista dopo aver ricevuto la notizia. Edmundo Gonzalez Urrutia, che ha rivendicato la vittoria delle ultime presidenziali in Venezuela contro l’attuale presidente Nicolas Maduro, ha pubblicato su X un video in cui lo si vede parlare al telefono in viva voce: “Sono sotto shock”, ha detto Machado dall’altro lato del telefono, “non ci posso credere”.

Trump ha chiamato Machado per congratularsi

Il presidente americano Donald Trump avrebbe chiamato la leader dell’opposizione venezuelana Maria Corina Machado per congratularsi con lei per la vittoria del premio Nobel per la Pace. Lo scrive Bloomberg citando fonti informate. La stessa Machado in precedenza aveva dedicato il premio “al popolo sofferente del Venezuela e al Presidente Trump per il suo decisivo sostegno alla nostra causa”.

Comitato Nobel: “Machado tiene accesa la fiamma della democrazia nell’oscurità”

“Il premio Nobel per la pace 2025 va a una coraggiosa e impegnata paladina della pace: a una donna che mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un’oscurità crescente”. E’ quanto si legge nella motivazione del riconoscimento assegnato alla venezuelana Maria Corina Machado. Un premio conferito “per il suo instancabile lavoro di promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”.

“In qualità di leader del movimento democratico in Venezuela, Maria Corina Machado è uno degli esempi più straordinari di coraggio civile in America Latina degli ultimi tempi”, sottolinea il Comitato Nobel. Machado “è stata una figura chiave e unificante in un’opposizione politica un tempo profondamente divisa, un’opposizione che ha trovato un terreno comune nella richiesta di libere elezioni e di un governo rappresentativo. Questo è esattamente ciò che sta al cuore della democrazia: la nostra comune volontà di difendere i principi del governo popolare, anche se non siamo d’accordo. In un momento in cui la democrazia è minacciata, è più importante che mai difendere questo terreno comune”, si legge.

Machado “soddisfa tutti e tre i criteri stabiliti nel testamento di Alfred Nobel per la selezione di un vincitore del Premio Nobel per la pace. Ha unito l’opposizione del suo Paese. Non ha mai vacillato nel resistere alla militarizzazione della società venezuelana. È stata ferma nel suo sostegno a una transizione pacifica verso la democrazia”, sottolinea il Comitato. “Ha dimostrato che gli strumenti della democrazia sono anche gli strumenti della pace. Incarna la speranza di un futuro diverso, in cui i diritti fondamentali dei cittadini siano tutelati e le loro voci siano ascoltate. In questo futuro, le persone saranno finalmente libere di vivere in pace”. 

L’oppositrice Figuera: “Machado coerente e coraggiosa”

“Speriamo che il Premio Nobel per la pace” assegnato a Maria Corina Machado, “un premio di rilevanza mondiale, possa servire a sensibilizzare” l’opinione pubblica sulla situazione in Venezuela e che “il mondo volti lo sguardo verso le richieste dei venezuelani”. Lo ha detto a LaPresse l’oppositrice venezuelana Dinorah Figuera, che ha preso il posto di Juan Guaidó come presidente dell’Assemblea nazionale dell’opposizione, che funge da Parlamento parallelo a quello ufficiale. “Ci congratuliamo con Maria Corina, e sono onorata che sia una donna a guidare questo movimento”, ha detto Figuera, che è in esilio in Spagna e risiede a Valencia. Il premio a Machado “è giusto e necessario in questa nostra lotta per la libertà” e “ratifica quello che i venezuelani hanno deciso con il voto, ovvero che Machado è la leader nazionale del Venezuela”, ha aggiunto in riferimento al sostegno dato da Machado a Edmundo Gonzalez, che ha rivendicato la vittoria alle ultime elezioni presidenziali in Venezuela. Machado aveva vinto le primarie dell’opposizione nel 2023, ma non si è potuta candidare alle presidenziali perché la Corte Suprema del Paese ratificò la sua interdizione dai pubblici uffici. Figuera ha rimarcato l’impegno di Machado a perseguire la strada per la democrazia attraverso “la via della pace”, e ha affermato che il Premio Nobel riconosce la volontà della leader di “recuperare un Venezuela che è stato distrutto”. L’oppositrice ha dato rilevanza al fatto che l’assegnazione del Nobel a Machado avvenga nel quadro della canonizzazione di José Gregorio Hernandez. L’opposizione ha infatti chiesto di rilasciare i prigionieri politici in Venezuela prima della cerimonia di canonizzazione del medico venezuelano. Questo “è un premio per il Venezuela, per quello che merita, un cammino verso la pace e verso un governo giusto e degno”, ha aggiunto Figuera.

Conosco personalmente Maria Corina Machado. Siamo state deputate insieme tra il 2011 e il 2014″, “vivendo una lotta instancabile”, “è una donna con una grande sensibilità sociale, coraggiosa”, che ha saputo “rimanere coerente”. Figuera ha sottolineato che, “contrariamente ad altri leader”, Machado non ha cambiato le sue idee e questo le ha dato credibilità agli occhi dei venezuelani. “Il mondo riconosce la sua perseveranza e persistenza, la sua credibilità e serietà”, “non ho dubbi che in futuro userà il potere per il bene del popolo”, ha detto l’oppositrice, che si trova in esilio in Spagna e risiede a Valencia. “Maria Corina ha mantenuto le proprie idee, non ha mai cambiato il suo orientamento come hanno fatto altri leader, la sua lotta è rimasta tale e questo”, ha sostenuto Figuera, “le ha portato il riconoscimento del Venezuela e del mondo”.

Comitato: “Premio a Trump? Decisione fatta sulla base della volontà di Alfred Nobel”

Si spengono definitivamente i rumors su Donald Trump. Il Comitato per il Nobel riceve ogni anno migliaia di lettere e prende le sue decisioni in una “stanza piena di coraggio e integrità” e la sua decisione si basa solo “sul lavoro e la volontà di Alfred Nobel”, ha detto il presidente Jørgen Watne Frydnes rispondendo a un giornalista che, dopo l’annuncio dell’assegnazione del premio per la Pace alla politica venezuelana d’opposizione María Corina Machado, aveva posto una domanda sul fatto che il capo della Casa Bianca avesse più volte detto di volere vincere il riconoscimento. 

Le reazioni dal mondo

Gonzalez Urrutia: “Congratulazioni a Machado, Venezuela sarà libero”

“La nostra amata Maria Corina Machado, vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2025! Un meritato riconoscimento della lunga lotta di una donna e di un intero popolo per la libertà e la democrazia. La prima vincitrice del Premio Nobel per la Pace in Venezuela! Congratulazioni Maria Corina, il Venezuela sarà libero!“. Lo ha scritto su X il leader venezuelano Edmundo Gonzalez Urrutia che rivendica la vittoria alle ultime elezioni presidenziali in Venezuela. 

Von der Leyen: “Sete di democrazia prevale sempre”

Auguri anche da parte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Congratulazioni, Maria Corina Machado, per aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace”, ha scritto su X la leader di Bruxelles. “Questo premio onora non solo il tuo coraggio e la tua convinzione. Ma ogni voce che si rifiuta di essere messa a tacere. In Venezuela e in tutto il mondo. Invia un messaggio potente. Lo spirito di libertà non può essere imprigionato. La sete di democrazia prevale sempre. Cara María, la lotta continua”.

A gennaio era riapparsa in pubblico a Caracas

Alla vigilia dell’insediamento alla presidenza di Nicolas Maduro, nel gennaio scorso, Maria Corina Machado era riapparsa in pubblico a Caracas, dopo mesi di clandestinità, partecipando a una manifestazione di protesta e parlando alla folla dal tetto di un camion. Era stata arrestata e poi subito rilasciata.

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