All’indomani dell’incontro tra Trump e Netanyahu alla Casa Bianca durante il quale il tycoon ha presentato il piano in 20 punti per la pace a Gaza, entra nel vivo la discussione per attuare la proposta di accordo del presidente americano. Mentre l’occidente plaude l’iniziativa americana, così come l’Anp e diversi paesi arabo-islamici, arrivano prime reazioni negative dal movimento islamista nella Striscia.
Qatar, Egitto e Turchia stanno sollecitando Hamas a dare una risposta positiva alla proposta del presidente Trump di porre fine alla guerra a Gaza. Lo riporta Axios, citando due fonti a conoscenza dei colloqui. I tre paesi sono i mediatori con i legami più stretti con Hamas e hanno la responsabilità principale di trasmettere messaggi tra l’organizzazione, Israele e gli Stati Uniti. Alti funzionari di questi paesi hanno incontrato i leader di Hamas due volte nelle ultime 24 ore.
Dall’alba, almeno 59 palestinesi sono morti negli attacchi israeliani in tutta Gaza. Lo riporta Al Jazeera. 20 di loro erano in cerca di aiuti nelle zone del sud e del centro dell’enclave.
Alcuni Paesi arabi hanno sollevato delle riserve sul piano per Gaza presentato dall’amministrazione Usa di Donald Trump. Lo hanno riferito ad Associated Press alcuni funzionari arabi, secondo cui il documento sarebbe stato modificato rispetto a quanto discusso in precedenza con Trump, per renderlo più favorevole a Israele. Le fonti hanno sottolineato i termini vaghi sul ritiro delle truppe israeliane, la mancanza di un calendario per consentire all’Anp di governare Gaza e la mancanza di un percorso chiaro verso la creazione di uno Stato palestinese. Queste riserve sono state avanzate nonostante una dichiarazione congiunta di Paesi arabi e musulmani – Turchia, Egitto, Qatar, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Pakistan e Arabia Saudita – abbia accolto con favore la proposta esprimendo la disponibilità per lavorare a finalizzarla e attuarla. Il piano di Trump inoltre non menziona la Cisgiordania. Secondo funzionari arabi, che hanno parlato in forma anonima per discutere dei negoziati a porte chiuse, tale riferimento sarebbe stato rimosso su richiesta di Israele.
“L’accordo sul piano di Donald Trump per Gaza è pericoloso per la sicurezza di Israele”. Lo ha dichiarato il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir durante la riunione di governo. Lo riporta Ynet. “Fin da ora bisogna dire che danneggia la sicurezza, è pieno di lacune e non raggiunge gli obiettivi di guerra che ci siamo prefissati”, ha spiegato. È vero, siamo tutti entusiasti del ritorno degli ostaggi, ma il prezzo da pagare è inconcepibile e avrò altro da dire su questo argomento”, ha aggiunto.
“È importante che ci sia il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, ci sono elementi molto interessanti. Spero che Hamas accetti nel tempo stabilito”. Così Papa Leone XIV rispondendo ai giornalisti prima di rientrare in Vaticano da Castel Gandolfo in merito al piano di pace proposto da Donald Trump.
Un alto esponente di Hamas ha dichiarato alla Bbc che è probabile che l’organizzazione respinga il piano di pace di Donald Trump per Gaza, affermando che “serve gli interessi di Israele” e “ignora quelli del popolo palestinese”. La fonte ha affermato che è improbabile che Hamas accetti di disarmare e consegnare le armi, una condizione fondamentale del piano di Trump. Hamas si oppone, poi, allo spiegamento di una Forza internazionale di stabilizzazione a Gaza, che considera una nuova forma di occupazione.
“Durante il nostro incontro di ieri abbiamo spiegato ad Hamas che il nostro obiettivo primario è fermare la guerra. Hamas ha agito responsabilmente e ha promesso di studiare il piano”. Lo ha dichiarato ad Al Jazeera il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani, aggiungendo che quello presentato lunedì era un elenco di “principi”, “i cui dettagli devono essere discussi”, ma che il piano di Trump “raggiunge l’obiettivo primario di porre fine alla guerra”.
È salito a 45 morti il bilancio dei palestinesi uccisi in attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi. Lo riferisce Al-Jazeera citando fonti mediche, precisando che 18 delle vittime erano persone in cerca di aiuti umanitari.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, “accoglie con favore l’annuncio fatto ieri dal presidente degli Stati Uniti Trump, volto a raggiungere un cessate il fuoco e una pace sostenibile per Gaza e per la regione. Apprezza inoltre l’importante ruolo svolto dagli Stati arabi e musulmani nel lavorare a tal fine. È ora fondamentale che tutte le parti si impegnino per un accordo e per la sua attuazione”. Lo ha detto il portavoce di Guterres, Farhan Haq. “Il segretario generale ribadisce che la nostra priorità deve essere quella di alleviare le enormi sofferenze causate da questo conflitto” e “ribadisce ancora una volta il suo appello per un cessate il fuoco immediato e permanente, per un accesso umanitario senza restrizioni in tutta Gaza e per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, e spera che ciò crei le condizioni che consentano la realizzazione della soluzione dei due Stati”, prosegue il portavoce di Guterres. “Le Nazioni Unite rimangono fermamente impegnate a sostenere tutti gli sforzi che promuovono la pace, la stabilità e un futuro più promettente per il popolo palestinese e israeliano e per tutta la regione”, conclude.
Hamas sarebbe propenso ad accettare il piano del presidente Usa Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza. Lo riporta l’emittente Sky News Arabia, citando diverse fonti. Secondo una fonte vicina a Hamas, citata dall’emittente, “il movimento è più vicino ad accettare il piano di Trump”. Inoltre una fonte palestinese ha dichiarato a Sky News Arabia che Hamas “ha chiesto una serie di chiarimenti al mediatore Qatar riguardo alle garanzie che la guerra non riprenderà dopo che Netanyahu avrà ricevuto gli ostaggi israeliani, sul calendario per il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, la portata del ritiro e le garanzie contro futuri attacchi ai leader del movimento all’estero”.
“La nuova iniziativa degli Stati Uniti per porre fine alla guerra a Gaza è estremamente benvenuta e sono grato per la leadership del presidente Trump. Sosteniamo con forza i suoi sforzi per mettere fine ai combattimenti, liberare gli ostaggi e garantire l’assistenza umanitaria urgente alla popolazione di Gaza.Questa è la nostra massima priorità e deve avvenire immediatamente”.Lo dichiara in una nota il premier britannico Keir Starmer. “Invitiamo tutte le parti a unirsi e a collaborare con l’amministrazione statunitense per finalizzare questo accordo e renderlo realtà. Hamas dovrebbe ora accettare il piano e porre fine alla sofferenza, deporre le armi e rilasciare tutti gli ostaggi rimasti”, spiega. “Insieme ai nostri partner, continueremo a lavorare per costruire un consenso volto a istituire un cessate il fuoco permanente. Siamo tutti impegnati in uno sforzo collettivo per porre fine alla guerra a Gaza e raggiungere una pace duratura, in cui palestinesi e israeliani possano vivere fianco a fianco in sicurezza e serenità”, aggiunge il premier britannico.
Se Hamas rifiuterà il piano di pace per Gaza “sperimenterà l’inferno”. Lo ha detto Donald Trump parlando ai vertici militari Usa a Quantico, in Virginia.
“Ho risolto sette guerre e forse ieri la più grande di tutte”. Lo ha detto Donald Trump parlando a Qauntico, in Virginia, ai vertici delle forze armate Usa. “Non voglio avere guerre”, ha detto il presidente, “ma bisogna essere pronti”.
Tre persone sono rimaste ferite in un presunto attentato terroristico con un’auto che si è schiantata all’incrocio di al-Khader in Cisgiordania, a sud di Gerusalemme. Secondo l’esercito israeliano (Idf), l’aggressore è un palestinese residente della vicina città di Bayt Fajar che ha investito due adolescenti per poi scendere dall’auto e tentare di accoltellarli. Un civile armato lo ha colpito, neutralizzandolo. Lo riporta il Times of Israel.
Hamas ha “tre o quattro giorni” di tempo per accettare il piano di pace per Gaza. Lo ha detto il presidente Donald Trump parlando con i giornalisti al seguito.
“La Spagna sempre sarà disposta a esplorare le vie per la pace”, “accogliamo con favore la proposta Usa” e faremo “tutto il possibile per ottenere un cessate il fuoco permanente, la liberazione degli ostaggi l’accesso degli aiuti umanitari” a Gaza. Lo ha detto la portavoce del governo spagnolo Pilar Alegria in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, rispondendo a una richiesta di commento sul fatto che i ministri di Sumar si siano smarcati dalla valutazione del premier Pedro Sanchez sul piano di Donald Trump per Gaza. “La Spagna lavorerà sempre a favore della pace e del riconoscimento dei due Stati perché convivano in sicurezza e in pace”, ha detto Alegria, sottolineando che “qualunque cosa accada con lo sviluppo del piano, la Spagna sempre esigerà il rispetto del diritto internazionale, del diritto internazionale umanitario e che si compiano le sentenze della Corte internazionale di giustizia”.
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato ad Associated Press che il gruppo ha ricevuto la proposta dell’amministrazione Usa di Donald Trump per Gaza dai due mediatori, Egitto e Qatar, e che “inizierà a studiarla oggi” con altre fazioni. La fonte, coperta dall’anonimato, ha riferito che la leadership del gruppo terrà discussioni interne e colloqui con altre fazioni palestinesi prima di rispondere alla proposta di Trump. Non è stato indicato quando Hamas potrebbe la sua risposta al piano.
Rappresentanti della Turchia parteciperanno oggi a un incontro della squadra di mediazione del Qatar con Hamas su Gaza. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, parlando in conferenza stampa. Lo riferisce Al-Jazeera. “La Turchia ora fa parte dell’iniziativa statunitense” e sta collaborando in modo stretto, ha aggiunto il portavoce.
I funzionari di Hamas hanno ricevuto il piano completo dell’amministrazione Usa di Donald Trump ieri sera tardi e hanno promesso di “esaminarlo in modo responsabile”, con incontri in programma per oggi. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Affari Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, parlando in conferenza stampa. Lo riferisce Al-Jazeera.
I ministri spagnoli appartenenti alla piattaforma progressista Sumar si sono detti contrari al piano del presidente Usa Donald Trump per Gaza, a differenza di quanto fatto dal premier Pedro Sanchez che ha detto di aver “accolto con favore” la proposta degli Stati Uniti. I ministri di Sumar, tra cui vi è anche Sira Rego, di origini palestinesi, hanno affermato che il piano è “un’imposizione” e non una proposta di pace e ritengono “profondamente preoccupante” che “ignori” la popolazione palestinese, le sue istituzioni legittime e il quadro delle Nazioni Unite, riferisce La Vanguardia. Secondo i ministri trasformare la Palestina “in un protettorato sotto la tutela di Washington significherebbe perpetuare l’occupazione e la violenza”.
È giunto nella notte all’ospedale Santobono di Napoli il piccolo Zakaria, bimbo di un anno proveniente dalla Striscia di Gaza e arrivato in Italia all’aeroporto di Ciampino nell’ambito del corridoio sanitario coordinato dall’Unità di crisi della Farnesina con il supporto della Cross di Pistoia. Accompagnato dai genitori e dai fratelli, a Ciampino è salito a bordo di un’ambulanza del 118 della Asl Napoli 1 Centro che lo ha trasferito, insieme ai suoi familiari, all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon. Qui Zakaria, che pesa poco più di 7 kg, è stato subito accolto dal personale sanitario e sottoposto alle prime visite mediche. Il piccolo è attualmente ricoverato, insieme alla mamma, nell’Unità operativa complessa di Pediatria generale e Dermo-immuno-reumatologia, dove sono in corso tutti gli accertamenti clinici necessari per definire il percorso diagnostico e terapeutico. Il padre e gli altri quattro familiari saranno ospitati in uno degli alloggi messi a disposizione dalla Fondazione Santobono Pausilipon, che segue da vicino gli aspetti legati all’accoglienza e al sostegno della famiglia. La Regione Campania ha monitorato tutte le fasi del delicato trasferimento.
“A noi quel piano piace perché può essere la soluzione per arrivare al cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi e mettere fine a una guerra che sta provocando decine e decine di migliaia di morti. Questo è un cruccio che abbiamo e mi pare che anche la risposta di diversi Paesi arabi vada in una direzione positiva. Aspettiamo a vedere cosa farà Hamas, ma se si segue questo piano si potrà intanto far ritirare l’esercito israeliano, si potrà poi arrivare a una riunificazione di Gaza e Cisgiordania, per dar vita poi a uno Stato palestinese e garantire la sicurezza di Israele”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni della trasmissione ‘L’aria che tira’, su La7, a proposito del piano per il Medioriente proposto dall’amministrazione Usa di Donald Trump.
“La Spagna accoglie con favore la proposta di pace per Gaza promossa dagli Stati Uniti”. Lo ha scritto su X il premier spagnolo Pedro Sanchez. “È necessario porre fine a tanta sofferenza. È ora che la violenza cessi, che tutti gli ostaggi vengano immediatamente liberati e che venga garantito l’accesso agli aiuti umanitari alla popolazione civile”, ha aggiunto, sottolineando che “la soluzione dei due Stati, Israele e Palestina, che convivono in pace e sicurezza, è l’unica possibile”.
Almeno 30 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Almeno 15 delle vittime erano persone che attendevano aiuti nei pressi di un punto di distribuzione nel centro di Gaza quando le forze israeliane hanno iniziato a sparare contro di loro.
Riguardo al piano di Trump per porre fine alla guerra a Gaza, il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha affermato in un video postato sul social X: “Invece di permettere a Hamas di isolarci, abbiamo ribaltato la situazione e isolato Hamas. Ora tutto il mondo, compreso il mondo arabo e musulmano, sta facendo pressione su Hamas affinché accetti le condizioni che abbiamo posto insieme al presidente Trump: liberare tutti i nostri rapiti, sia vivi che morti, mentre l’IDF rimane nella maggior parte della Striscia”. Lo riportano i media israeliani.
“Il piano per Gaza del presidente Trump è un’opportunità per una pace duratura. Offre la migliore possibilità immediata per porre fine alla guerra. L’Ue è pronta ad aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo. Israele ha aderito al piano. Hamas deve ora accettarlo senza indugio, a partire dal rilascio immediato degli ostaggi”. Lo scrive su X l’Alta Rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, accoglie con favore il piano di pace degli Stati Uniti per la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, come riporta Bild. Questo piano rappresenta la migliore opportunità per porre fine alla guerra di Gaza, ha dichiarato il cancelliere. Il sostegno di Israele al piano rappresenta un significativo passo avanti. Hamas deve ora accettare e spianare la strada alla pace. Il governo tedesco è in stretto contatto con gli Stati Uniti, i suoi vicini europei e i suoi partner nella regione “in questi giorni cruciali”. La Germania è pronta a svolgere un ruolo concreto nell’attuazione del piano, prosegue la dichiarazione. Merz ha incontrato questa mattina presso la Cancelleria le famiglie degli ostaggi tedeschi in mano ad Hamas. “La sofferenza degli ostaggi deve finire ora. Hamas deve rilasciarli. Oggi ho incontrato le famiglie degli ostaggi tedeschi e le ho ringraziate: sono profondamente colpito dalla forza con cui state lavorando per il rilascio degli ostaggi e per la pace a Gaza”, ha scritto il cancelliere in un messaggio su X.
Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, vede il piano per Gaza del presidente Usa, Donald Trump, come un’”opportunità unica”. “Offre speranza alle centinaia di migliaia di persone che soffrono a Gaza – a causa di aspri combattimenti, crudeli prese di ostaggi e inimmaginabili difficoltà umanitarie”, ha affermato Wadephul C’è “finalmente la speranza per israeliani e palestinesi che questa guerra possa finire presto”, ha detto ancora il ministro tedesco, secondo cui “Questa opportunità non deve essere persa. Hamas deve coglierla. Esorto tutti coloro che possono influenzare Hamas a farlo ora”.
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha criticato il piano presentato ieri dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la fine della guerra a Gaza, definendolo “un clamoroso fallimento politico, un voler chiudere gli occhi e voltare le spalle a tutte le lezioni del 7 ottobre”. Lo scrive in un post sul social X in cui aggiunge: “Secondo me finirà anche in lacrime”. “Ci consulteremo, valuteremo e decideremo con l’aiuto di Dio”, aggiunge, “ma i festeggiamenti di ieri sono semplicemente assurdi”.
“Abbiamo accolto con favore l’annuncio del presidente Donald Trump di un piano globale per porre fine al conflitto a Gaza. Esso apre la strada alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo sostenibile e duraturo per i popoli palestinese e israeliano, nonché per l’intera regione dell’Asia occidentale”. È quanto scrive in un post sul social X il primo ministro dell’India Narendra Modi. “Ci auguriamo che tutte le parti interessate si uniscano all’iniziativa del presidente Trump e sostengano questo sforzo volto a porre fine al conflitto e a instaurare la pace”, aggiunge.
Secondo fonti ospedaliere locali citate da Al Jazeera Arabic, gli attacchi israeliani di oggi nella Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 11 persone. In uno degli ultimi attacchi, le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro le persone in attesa di ricevere aiuti nei pressi del cosiddetto Corridoio Netzarim, nella parte centrale di Gaza. Bombardamenti hanno invece preso di mira una casa a ovest della città di Deir el-Balah e una tenda che ospitava sfollati a ovest della città di Khan Younis.
“Accogliamo con favore l’impegno del presidente Donald Trump a porre fine alla guerra a Gaza. Incoraggiamo tutte le parti a cogliere questa opportunità. L’Ue è pronta a contribuire”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Le ostilità – aggiunge – dovrebbero cessare con la fornitura immediata di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza e con il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Una soluzione a due Stati rimane l’unica via percorribile per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, in cui il popolo israeliano e quello palestinese possano vivere fianco a fianco, in pace e sicurezza, liberi da violenza e terrorismo”.
Due fonti palestinesi a conoscenza dei negoziati di Gaza hanno riferito ad Asharq Al-Awsat che ieri sera i mediatori in Egitto e Qatar hanno sottoposto ad Hamas il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza come parte di un accordo globale. Una fonte vicina ad Hamas ha dichiarato: “La delegazione negoziale di Hamas ha informato i mediatori che il movimento terrà consultazioni approfondite all’interno della sua leadership e con le fazioni palestinesi per studiare il piano in tutte le sue dimensioni e presentare una risposta che rappresenti tutti i palestinesi”. La fonte ha sottolineato che “Hamas è desideroso di porre fine all’aggressione, alla guerra e alle sofferenze del popolo palestinese”.

