All’indomani dell’incontro tra Trump e Netanyahu alla Casa Bianca durante il quale il tycoon ha presentato il piano in 20 punti per la pace a Gaza, entra nel vivo la discussione per attuare la proposta di accordo del presidente americano. Mentre l’occidente plaude l’iniziativa americana, così come l’Anp e diversi paesi arabo-islamici, arrivano prime reazioni negative dal movimento islamista nella Striscia.
I ministri spagnoli appartenenti alla piattaforma progressista Sumar si sono detti contrari al piano del presidente Usa Donald Trump per Gaza, a differenza di quanto fatto dal premier Pedro Sanchez che ha detto di aver “accolto con favore” la proposta degli Stati Uniti. I ministri di Sumar, tra cui vi è anche Sira Rego, di origini palestinesi, hanno affermato che il piano è “un’imposizione” e non una proposta di pace e ritengono “profondamente preoccupante” che “ignori” la popolazione palestinese, le sue istituzioni legittime e il quadro delle Nazioni Unite, riferisce La Vanguardia. Secondo i ministri trasformare la Palestina “in un protettorato sotto la tutela di Washington significherebbe perpetuare l’occupazione e la violenza”.

È giunto nella notte all’ospedale Santobono di Napoli il piccolo Zakaria, bimbo di un anno proveniente dalla Striscia di Gaza e arrivato in Italia all’aeroporto di Ciampino nell’ambito del corridoio sanitario coordinato dall’Unità di crisi della Farnesina con il supporto della Cross di Pistoia. Accompagnato dai genitori e dai fratelli, a Ciampino è salito a bordo di un’ambulanza del 118 della Asl Napoli 1 Centro che lo ha trasferito, insieme ai suoi familiari, all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon. Qui Zakaria, che pesa poco più di 7 kg, è stato subito accolto dal personale sanitario e sottoposto alle prime visite mediche. Il piccolo è attualmente ricoverato, insieme alla mamma, nell’Unità operativa complessa di Pediatria generale e Dermo-immuno-reumatologia, dove sono in corso tutti gli accertamenti clinici necessari per definire il percorso diagnostico e terapeutico. Il padre e gli altri quattro familiari saranno ospitati in uno degli alloggi messi a disposizione dalla Fondazione Santobono Pausilipon, che segue da vicino gli aspetti legati all’accoglienza e al sostegno della famiglia. La Regione Campania ha monitorato tutte le fasi del delicato trasferimento.
“A noi quel piano piace perché può essere la soluzione per arrivare al cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi e mettere fine a una guerra che sta provocando decine e decine di migliaia di morti. Questo è un cruccio che abbiamo e mi pare che anche la risposta di diversi Paesi arabi vada in una direzione positiva. Aspettiamo a vedere cosa farà Hamas, ma se si segue questo piano si potrà intanto far ritirare l’esercito israeliano, si potrà poi arrivare a una riunificazione di Gaza e Cisgiordania, per dar vita poi a uno Stato palestinese e garantire la sicurezza di Israele”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni della trasmissione ‘L’aria che tira’, su La7, a proposito del piano per il Medioriente proposto dall’amministrazione Usa di Donald Trump.
“La Spagna accoglie con favore la proposta di pace per Gaza promossa dagli Stati Uniti”. Lo ha scritto su X il premier spagnolo Pedro Sanchez. “È necessario porre fine a tanta sofferenza. È ora che la violenza cessi, che tutti gli ostaggi vengano immediatamente liberati e che venga garantito l’accesso agli aiuti umanitari alla popolazione civile”, ha aggiunto, sottolineando che “la soluzione dei due Stati, Israele e Palestina, che convivono in pace e sicurezza, è l’unica possibile”.
Almeno 30 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Almeno 15 delle vittime erano persone che attendevano aiuti nei pressi di un punto di distribuzione nel centro di Gaza quando le forze israeliane hanno iniziato a sparare contro di loro.
Riguardo al piano di Trump per porre fine alla guerra a Gaza, il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu ha affermato in un video postato sul social X: “Invece di permettere a Hamas di isolarci, abbiamo ribaltato la situazione e isolato Hamas. Ora tutto il mondo, compreso il mondo arabo e musulmano, sta facendo pressione su Hamas affinché accetti le condizioni che abbiamo posto insieme al presidente Trump: liberare tutti i nostri rapiti, sia vivi che morti, mentre l’IDF rimane nella maggior parte della Striscia”. Lo riportano i media israeliani.
“Il piano per Gaza del presidente Trump è un’opportunità per una pace duratura. Offre la migliore possibilità immediata per porre fine alla guerra. L’Ue è pronta ad aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo. Israele ha aderito al piano. Hamas deve ora accettarlo senza indugio, a partire dal rilascio immediato degli ostaggi”. Lo scrive su X l’Alta Rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, accoglie con favore il piano di pace degli Stati Uniti per la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, come riporta Bild. Questo piano rappresenta la migliore opportunità per porre fine alla guerra di Gaza, ha dichiarato il cancelliere. Il sostegno di Israele al piano rappresenta un significativo passo avanti. Hamas deve ora accettare e spianare la strada alla pace. Il governo tedesco è in stretto contatto con gli Stati Uniti, i suoi vicini europei e i suoi partner nella regione “in questi giorni cruciali”. La Germania è pronta a svolgere un ruolo concreto nell’attuazione del piano, prosegue la dichiarazione. Merz ha incontrato questa mattina presso la Cancelleria le famiglie degli ostaggi tedeschi in mano ad Hamas. “La sofferenza degli ostaggi deve finire ora. Hamas deve rilasciarli. Oggi ho incontrato le famiglie degli ostaggi tedeschi e le ho ringraziate: sono profondamente colpito dalla forza con cui state lavorando per il rilascio degli ostaggi e per la pace a Gaza”, ha scritto il cancelliere in un messaggio su X.
Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, vede il piano per Gaza del presidente Usa, Donald Trump, come un’”opportunità unica”. “Offre speranza alle centinaia di migliaia di persone che soffrono a Gaza – a causa di aspri combattimenti, crudeli prese di ostaggi e inimmaginabili difficoltà umanitarie”, ha affermato Wadephul C’è “finalmente la speranza per israeliani e palestinesi che questa guerra possa finire presto”, ha detto ancora il ministro tedesco, secondo cui “Questa opportunità non deve essere persa. Hamas deve coglierla. Esorto tutti coloro che possono influenzare Hamas a farlo ora”.
Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha criticato il piano presentato ieri dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la fine della guerra a Gaza, definendolo “un clamoroso fallimento politico, un voler chiudere gli occhi e voltare le spalle a tutte le lezioni del 7 ottobre”. Lo scrive in un post sul social X in cui aggiunge: “Secondo me finirà anche in lacrime”. “Ci consulteremo, valuteremo e decideremo con l’aiuto di Dio”, aggiunge, “ma i festeggiamenti di ieri sono semplicemente assurdi”.
“Abbiamo accolto con favore l’annuncio del presidente Donald Trump di un piano globale per porre fine al conflitto a Gaza. Esso apre la strada alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo sostenibile e duraturo per i popoli palestinese e israeliano, nonché per l’intera regione dell’Asia occidentale”. È quanto scrive in un post sul social X il primo ministro dell’India Narendra Modi. “Ci auguriamo che tutte le parti interessate si uniscano all’iniziativa del presidente Trump e sostengano questo sforzo volto a porre fine al conflitto e a instaurare la pace”, aggiunge.
Secondo fonti ospedaliere locali citate da Al Jazeera Arabic, gli attacchi israeliani di oggi nella Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 11 persone. In uno degli ultimi attacchi, le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro le persone in attesa di ricevere aiuti nei pressi del cosiddetto Corridoio Netzarim, nella parte centrale di Gaza. Bombardamenti hanno invece preso di mira una casa a ovest della città di Deir el-Balah e una tenda che ospitava sfollati a ovest della città di Khan Younis.
“Accogliamo con favore l’impegno del presidente Donald Trump a porre fine alla guerra a Gaza. Incoraggiamo tutte le parti a cogliere questa opportunità. L’Ue è pronta a contribuire”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Le ostilità – aggiunge – dovrebbero cessare con la fornitura immediata di aiuti umanitari alla popolazione di Gaza e con il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Una soluzione a due Stati rimane l’unica via percorribile per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, in cui il popolo israeliano e quello palestinese possano vivere fianco a fianco, in pace e sicurezza, liberi da violenza e terrorismo”.
Due fonti palestinesi a conoscenza dei negoziati di Gaza hanno riferito ad Asharq Al-Awsat che ieri sera i mediatori in Egitto e Qatar hanno sottoposto ad Hamas il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza come parte di un accordo globale. Una fonte vicina ad Hamas ha dichiarato: “La delegazione negoziale di Hamas ha informato i mediatori che il movimento terrà consultazioni approfondite all’interno della sua leadership e con le fazioni palestinesi per studiare il piano in tutte le sue dimensioni e presentare una risposta che rappresenti tutti i palestinesi”. La fonte ha sottolineato che “Hamas è desideroso di porre fine all’aggressione, alla guerra e alle sofferenze del popolo palestinese”.